3 motivi per mettersi in proprio

Cambiare mindset, uscire dalla zona di comfort e adeguarsi ai tempi sono i primi 3 motivi per cui vale la pena mettersi in proprio

3 motivi per mettersi in proprio

Mettersi in proprio è un’idea che solletica molti in questi tempi di difficoltà economiche e incertezze. E ci sono sicuramente dei pro e dei contro per decidere di fare l’imprenditore. Ma soprattutto ci sono almeno 3 motivi per diventare i datori di lavoro di se stessi e prendere il controllo totale della propria vita professionale.

Mettersi in proprio oggi è necessario.

È il prerequisito: mettersi in proprio oggi è una necessità. La tecnologia corre velocissima, business che ieri erano fiorenti oggi non esistono più, le aziende delocalizzano, aprono e chiudono in tempi più brevi del ciclo di vita di un lavoratore e lo scenario di fondo è quello di una società sempre più liquida e veloce. A questa stregua si può decidere di subire i cambiamenti, dipendendo da scelte di altri, oppure di prevenirli, scegliendo da sé il proprio destino.

Mettersi in proprio ti cambia il mindset

Il dibattito se imprenditori si nasce o si diventa è anche un po’ ormai superato. L’attività autonoma ti responsabilizza, ti costringe a un cambio di mindset, a essere più analitico e severo con te stesso, a pensare più in avanti di quanto faresti con un posto fisso, e ragionare sempre in termini di opportunità. Certo, non possiamo essere tutti capobranco, ma se c’è qualcosa che ti fa smuovere dalla passività è prendere in mano il tuo destino economico è mettersi in proprio. Sì, dovrai rinunciare a ferie pagate e tredicesima, ma la soddisfazione di vedere i tuoi progetti, e i tuoi sogni, realizzati, è impagabile.

Mettersi in proprio ti porta fuori dalla zona di comfort

È la conseguenza del punto precedente: mettersi in proprio significa uscire dalla propria zona di comfort. La zona di comfort è quella condizione in cui non ci sono più né stimoli né necessità, in cui il lavoro è una routine, in cui le scelte non sono tue, in cui la responsabilità è di altri. Uscire dalla zona di comfort significa crescere, e scoprire che si può crescere e migliorare anche a 40, 50 anni e anche oltre.