“Tanto lavoro e niente divertimento rendono Jack un ragazzo noioso”: sono gli eccessi di Jack Torrance, il protagonista di Shining, e in generale sono i rischi di un eccesso di lavoro. Diventare noiosi, improduttivi, senza guizzi, senza propositività. Soprattutto quando il troppo lavoro arriva dall’alto, dai manager, che frustano il cavallo oltre il limite, caricando i propri team di compiti e obiettivi sempre più gravosi e irraggiungibili fino a farli “rompere”, come si dice in gergo ippico.
Ne ragiona Lisa Quast su Forbes, partendo dalle attenzioni che un manager deve avere nei confronti del suo team e arrivando a stilare questi 4 consigli per riuscire a limitare l’eccesso di lavoro quando il capo proprio non se ne rende conto.
1. Discutere, chiarire e condividere gli obiettivi.
No, ricevere una mail e rispondere “ok” non basta: quando il flusso di incombenze non si arresta, ci si siede con il capo, si chiedono delucidazioni e si fa una lista di proprità. Concordata quella, da quella non si deroga.
2. Stabilire i criteri con i quali si sarà giudicati
Ok, arrivano maggiori compiti e maggiori responsabilità. Ma quali sono i parametri con i quali si verrà valutati? È bene che il boss li espliciti chiaramente, è bene chiederli in modo aperto e franco.
3. Condividere un documento sugli obiettivi da raggiungere
Carta canta: step by step i passaggi da fare, gli obiettivi da raggiungere, l’avanzamento del lavoro e tutto quanto serve a valutare in modo oggettivo il raggiungimento dell’obiettivo. Basta anche un foglio excel, purché contenta descrizione e numeri.
4. Fissare un calendario di reportistica
Ogni settimana? Ogni ue? Lo si discute, lo si definisce e lo si fissa, e da quello non si deroga. Continue richieste di chiarimenti, report e tracking di avanzamento servono solo a distogliere l’attenzione dall’obiettivo finale.