Salvare i dati del computer è la piccola-grande ossessione di chi lavora con un computer. Desktop o portatile che sia, la paura soprattutto una: di perdere irrimediabilmente tutti i dati. E giustamente: basta pensare alla quantità di informazioni che ogni macchina contiene per capire cosa succederebbe se non ci fossero modi pratici ed efficaci per salvare una copia di quei file. Cioè fare backup, o archiviazione dei dati. A maggior ragione se si lavora in smart working, come è successo a moltissimi nel periodo del lockdown imposto dall’emergenza Coronavirus, o se si è dei liberi professionisti ed è essenziale conservare l’archivio di tutti i propri progetti Ma qual è il modo migliore di fare backup? E quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ciascuno?
1. Usare un hard disk esterno.
Il modo senza dubbio più diffuso di fare backup. I vantaggi? Prezzi sempre più accessibili, affidabilità, velocità di trasferimento dei file, soprattutto con le porte USB più recenti, e grandi capacità di memoria, che ormai arriva a 1TB tranquillamente. I rischi? Che un hard disk esterno può cadere e rompersi e, nel caso di dati veramente sensibili, che possa essere perso o rubato.
2. Server aziendale o NAS
In pratica, un hard disk esterno, ma molto più capiente, molto più potente, e collegato tramite rete dati (via cavo o wi-fi) ai computer dell’azienda. O nel caso di un NAS domestico collegato alla rete di casa e quindi a tutti i computer che vi si collegano (con la possibilità, eventualmente, di suddividere lo spazio tra documenti famigliari e file professionali) La comodità è data dal fatto che il backup è automatico, per un server aziendale è ovviamente necessaria una stanza apposita, con determinate caratteristiche, e l’apparecchiatura è decisamente costosa, mentre un NAS occupa decisamente meno spazio e l’installazione è fattibile da chiunque abbia un minimo di dimestichezza.
3. Cloud
Ovvero la nuvola, salvare i dati su uno spazio online, su Internet, gratis o a pagamento: è l’ultima tendenza, il rapporto tra il costo del servizio e lo spazio a disposizione è ancora vantaggioso, non c’è bisogno di oggetti fisici in ufficio e si può virtualmente accedere da ogni computer. Però la possibilità di salvare i dati dipende sempre dalla connessione a Internet, e le notizie di hacker che si intrufolano nelle memorie altrui sono praticamente quotidiane.
4. Supporti fisici come CD, DVD e Blu-Ray
Una vecchia soluzione ancora molto affidabile. Intanto perché il prezzo dei supporti rimane sempre concorrenziale, poi perché la velocità di masterizzazione è decisamente più elevata rispetto a una volta, e poi perché CD, DVD e Blu-Ray sono estremamente resistenti, anche a urti ed acqua. Certo, potrebbe essere necessario catalogarne molti, ma le dimensioni sono tutto sommato contenute, e per i dati davvero importanti c’è sempre la cassaforte.