Bonus Iscro, fino a 800 euro per alcune partite IVA

Nella giungla di ristori e sostegni è saltato fuori anche il Bonus Iscro che può arrivare fino a 800 euro per alcune partite IVA. Non è un’elargizione a pioggia, e lo si capisce già dal nome: Iscro significa “indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa” e nell’idea del Governo è una specie di cassa integrazione …

Bonus Iscro, fino a 800 euro per alcune partite IVA

Nella giungla di ristori e sostegni è saltato fuori anche il Bonus Iscro che può arrivare fino a 800 euro per alcune partite IVA. Non è un’elargizione a pioggia, e lo si capisce già dal nome: Iscro significa “indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa” e nell’idea del Governo è una specie di cassa integrazione straordinaria per le P.IVA. Straordinaria perché l’eventuale incentivo è erogabile fino al 2023, perché il sostegno va dai 250 agli 800 euro indipendentemente dal fatturato e perché i paletti per l’ottenimento sono abbastanza stretti.


Il Bonus Iscro è erogato da INPS direttamente sul conto corrente del richiedente, che deve essere un lavoratore autonomo o parasubordinato con partita IVA da almeno 4 anni e che nel 2020 ha subìto una contrazione del reddito di almeno il 50% rispetto alla media del triennio precedente (2017-2019).
Non solo: per presentare la domanda per il Bonus Iscro (rigorosamente tramite SPID o sul sito internet INPS entro il 31 ottobre) bisogna essere in regola con i contributi previdenziali obbligatori, non percepire né il reddito di cittadinanza né una pensione, ed essere iscritti alla Gestione Separata INPS (quindi sono esclusi i professionisti che versano i contributi alle casse previdenziali private). Inoltre chi usufruirà dell’Iscro dovrà anche frequentare obbligatoriamente corsi professionali di formazione, gestiti da ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro).