Litigare al lavoro può capitare. Ma per tornare a collaborare non basta fare pace
Qualche frizione nella vita è inevitabile. E così prima o poi lo sono i conflitti tra colleghi. Del resto passiamo un terzo delle nostre giornate a lavorare, a stretto contatto con colleghi e manager, e anche solo per una questione statistica prima o poi una discussione insorge.
Ancora più se si considdera che oggi in una stessa azienda possono esserci persone di 3 o 4 generazioni diverse, provenienti da diversi paesi, e quindi con personalità, valori e sensibilità uniche e molto diverse tra loro.
Come gestire i conflitti tra colleghi
I conflitti tra colleghi non si possono quindi evitare. Pensare che più persone, diverse tra loro e unite solamente dall'obiettivo di lavorare insieme, possano farlo senza mai incappare in una discussione è pura utopia. Il punto è invece come gestire, e risolvere, i momenti conflittuali tra colleghi, o tra persone anche di ruolo o responsabilità diverse all'interno del team di lavoro o dell'azienda..
Cosa sono i conflitti sul lavoro
Chiariamo subito: per conflitti sul lavoro non si intendono le controversie formali che necessitano di una risoluzione formale e che potrebbero anche sfociare in una causa di lavoro. Per conflitti sul lavoro intendiamo discussioni più o meno animate, tra due o più persone, e che possono insorgere per qualunque motivo, da quelli più strettamente legati al raggiungimento degli obiettivi prefissati dall'azienda a quelli più banalmente legati alla quotidianità e alla convivenza.
Come risolvere i conflitti sul lavoro
Posto quindi che i conflitti esistono, vediamo ora come risolverli da parte dei manager, dei responsabili delle risorse umane o anche dagli stessi protagonisti.
1. Riconosci il problema Indispensabile: per risolvere un problema bisogna prima di tutto dirsi apertamente che esiste. Vale per i protagonisti della discussione, vale per chi la deve risolvere.
2. Non lasciare che si risolva da solo Se il fuoco cova sotto la cenere difficilmente si spegnerà. Se due persone faticano a collaborare, o sono apertamente in scontro, sperare che la situazione si risolva spontaneamente può portare solo a un suo peggioramento.
3. Parlane apertamente Con le due o più persone implicate, con i team coinvolti, con tutti e soli quelli che sono parte del problema. Il dialogo è il priom strumento di risoluzione del conflitto, e parlarne è l'inizio del processo.
4. Individua i fatti Almeno sui fatti occorre arrivare a dei punti fermi e condivisi. Ciò che è successo, e perché è successo è indispensabile conoscerlo per poter poi prendere qualunque decisione.
5. Carattere o processo? Il problema è di tipo personale o di processo lavorativo? Scoprirlo, e saperlo, può fare la differenza per la risoluzione del conflitto.
6. Prendi posizione Evitare, schivare, scansare il problema non aiuterà a risolverlo. Può sembrare una posizione scomoda, ma a un certo punto, ascoltati tutti, valutato tutto, bisognerà prendere una posizione e conseguentemente una decisione.
7. Non infierire Risolvere un conflitto non significa dare a qualcuno la ragione e ad altri il torto. Significa sciogliere il problema che genera il conflitto ed evitare che si ripeta o si allarghi al resto del team o dell'azienda.
8. Riunisci Quando hai chiara la situazione e la soluzione, riunisci il team e comunica come o cosa si farà da quel momento in poi.
9. Scrivi Dopo aver riunito le persone e aver comunicato a voce e di persona l'esito della risoluzione del conflitto, scrivi tutto e manda una mail in cui riassumi ed elenchi i punti importanti. Sarà la base per poter monitorare la situazione in seguito.