Non dovrebbe succedere, ma a volte succede: sì, succede anche di litigare in ufficio, per colpa dello stress, per via di alcune colleghi/e davvero insopportabili, per via di divergenze su come fare le cose o sulle cose da fare, per via dei tempi sempre più ristretti o delle richieste sempre più impellenti. Insomma, succede di litigare tra colleghi e del resto non è che si può sempre essere felici tra le 4 mura del posto di lavoro.
E però, come dicono gli psicologi delle organizzazioni aziendali, il conflitto è abbastanza fisiologico nei contesti professionali, e il segreto è tutto nel saperlo trasformare in una risorsa, come da anni ormai insegnano a fare al Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti di Piacenza dove addirittura organizzano workshop dal titolo “Litigare bene tra colleghi”.
A questo proposito, come si può litigare in modo utile e positivo tra colleghi? Con alcuni semplici consigli
1. Non far finta di niente
Il conflitto è latente, e spesso si finge di non vederlo né sentirlo, come per un bisogno di ripianare e sottacere: è vero invece il contrario, e cioè che di tanto in tanto una sana discussione anche animata aiuta a gestire e stemperare la tensione.
2. Sapere che il lavoro moderno è complesso
Sì, professionalità diverse, con formazione di diverse, coinvolte in processi ad alto livello di stress e competizione: il mix esplosivo perfetto. Per questo quando si arriva a litigare è importante sapere che percorsi professionali e formativi diversi portano a punti di vista diversi e potenzialmente conflittuali.
3. Mai personalizzare
Certo, i rapporti personali contano, e pure parecchio. Ma poi c’è la dimensione professionale, e quello che conta è capire che lavorare in team è parte sostanziale del business, non una scelta personale.
4. La squadra vincente non è quella che va d’amore e d’accordo
Vecchio mito, duro a morire: dallo sport all’impresa non si contano gli aneddoti di squadre rissose e vincenti. Insomma, non è che per fare bene si debba andare per forza di cose d’amore e d’accordo. Bisogna essere bravi, da soli e in team, e si ritorna quindi al punto precedente.
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