Sono passati ormai diversi mesi da quando avete ottenuto il lavoro che desideravate. Vi siete ambientati nel nuovo ufficio, avete familiarizzato con i colleghi e avete già ottenuto buoni risultati al lavoro riconosciuti dal vostro capo. Viene dunque naturale chiedersi come e quando farsi avanti per una promozione al lavoro.
Puntare a una promozione e fare carriera non sono obiettivi da dare per scontato e bisogna avere un’idea precisa dei passi da compiere, per ottenere un salario migliore o una posizione di maggiore responsabilità. Noi di Viking vorremmo suggerirvi qualche consiglio e accortezza per la vostra scalata al successo, evitando le insidie che, talvolta, si presentano lungo il percorso.
Riflessione e analisi
Se in azienda si è aperta una posizione per un ruolo del quale vi sentite all’altezza, questa è, certamente, un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Invece di correre immediatamente alle risorse umane, sventolando la vostra candidatura, fermatevi un attimo e riflettere con lucidità sui passi da compiere. Innanzitutto, bisogna avere le idee chiare sul tipo di ruolo che viene offerto – quali mansioni e responsabilità vengono richieste – e chiedervi se vi interessano e vi sentite pronti ad affrontarle. Una volta analizzati in dettaglio i requisiti, è il momento di concentrarvi su voi stessi e lucidamente analizzare, non solo punti forti e deboli delle vostre prestazioni lavorative, ma anche della vostra personalità. Ad esempio, se in passato vi siete trovati in situazioni di forte stress e pressione lavorativa e con difficoltà siete riusciti a fronteggiarle e la posizione offerta implica questi aspetti, magari, è il caso di pensarci due volte prima di fare domanda. Per quanto quel ruolo vi faccia gola, sappiate che un’analisi accurata di pro e contro vi risparmierà delusioni e ripensamenti futuri. Il vostro lavoro vi deve appassionare, non angosciare! Se, invece, vi sentite all’altezza del ruolo, il primo passo da compiere è quello di stilare una lista dei vostri pregi e difetti sul vostro blocco note e pensare a una strategia efficace per ottenere quella posizione.
Determinazione e consapevolezza
Un’altra occasione adatta per discutere col vostro manager di un avanzamento di carriera è la valutazione annuale. Anche in questo caso, però, tenete a mente che prima di quella data dovrete avere ben chiaro a cosa aspirate: una posizione di maggiore responsabilità all’interno dell’azienda, un aumento di salario, un trasferimento ad un altro dipartimento? Qualunque sia il vostro fine, sarà necessario presentare al vostro manager una descrizione dettagliata di ciò che desiderate. Essere vaghi e imprecisi può giocare a vostro sfavore e sarebbe percepito dal vostro capo solo come un segno di poca serietà.
Vale, anche in questo caso, una vostra attenta riflessione sui risultati che avete finora ottenuto al lavoro. Essere consapevoli delle vostre capacità vi darà quella sicurezza necessaria per affrontare il tema della promozione. Non è necessario che parliate apertamente dei vostri limiti o degli errori commessi, ma è sempre bene tenerli presenti per evitare che la vostra consapevolezza sfoci in arroganza. Siate onesti con voi stessi e determinati e, vedrete, tutto andrà bene.
Pazienza e impegno premiano
Nel caso non otteneste, al primo colpo, la promozione o lo scatto di carriera che desideravate, non mortificatevi e, soprattutto, non demordete! Se un altro collega ha ottenuto la posizione che sognavate al posto vostro, non è un buon motivo per serbargli rancore o prendervela con voi stessi. Una delusione iniziale deve essere solo un motivo di stimolo in più per voi a mettercela tutta nel vostro lavoro e a dimostrare il vostro quotidiano impegno per raggiungere la meta che desiderate. La pazienza è una virtù non sempre facile da coltivare con costanza, soprattutto in un mondo competitivo e veloce come quello in cui viviamo oggi. Eppure essere pazienti è vincente per coloro che vogliono arrivare in alto. Per “esercitare” la pazienza, un buon metodo è cercare di applicarla alle piccole cose quotidiane. Imparare a non perdere la calma mentre si sta in fila alla posta o in coda in macchina sono due buoni esempi di un comportamento zen che potreste applicare ad attese di più lungo periodo. Un altro buon metodo è praticare un’attività o uno sport che richieda precisione e pazienza. Se amate giocare a scacchi, fare yoga o tai-chi, sono dei buoni esempi di attività che potrebbero fare per voi: praticatele con costanza e vi sapranno aiutare anche sul lavoro. Sappiate attendere e otterrete le soddisfazioni che meritate!
Acquisire intraprendenza ed esperienza
Un ultimo consiglio che ci sentiamo di darvi è capire cosa il vostro capo si aspetta da voi. Non vi si chiede di essere dei veggenti ma di ‘drizzare le antenne’ e individuare le qualità che il vostro manager apprezza in voi e cercare di mantenerle costantemente per soddisfarne le aspettative. Attenzione però agli eccessi di zelo: portare a casa il lavoro e rimanere in ufficio a fare gli straordinari ogni sera non pagano. Rischiate, infatti, che colleghi o capo approfittino della vostra operosità, mettendo in atto un circolo vizioso nocivo, soprattutto per voi. Mantenere le aspettative non significa scendere a scomodi compromessi o farsi schiavizzare. Siate consapevoli di ciò che potete offrire all’azienda col vostro duro lavoro e, state certi, che ben presto i vostri sforzi verranno ripagati. Parte del vostro impegno può essere investito, per esempio, nel mantenersi sempre aggiornati nel vostro campo: leggete articoli relativi al vostro settore, confrontatevi con i colleghi, dimostrate interesse per un corso d’aggiornamento che la vostra azienda potrebbe sponsorizzarvi, tenete aggiornato il vostro manager sui vostri progressi… insomma siate intraprendenti! Investite su di voi e sulle vostre conoscenze per diventare una risorsa preziosa per l’azienda.
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