Matite che segnano la pagina, matite che non scrivono, matite a cui si rompono le punte: scegliere la matita adatta all’uso quotidiano che se ne deve fare non è così semplice come potrebbe sembrare. E allora ecco una piccola guida per aiutare l’acquisto di matite in legno e portamine con la giusta gradazione, durezza e …
Matite che segnano la pagina, matite che non scrivono, matite a cui si rompono le punte: scegliere la matita adatta all’uso quotidiano che se ne deve fare non è così semplice come potrebbe sembrare. E allora ecco una piccola guida per aiutare l’acquisto di matite in legno e portamine con la giusta gradazione, durezza e tatto.
Intanto occorre sapere che gradazione e durezza della mina sono indicate da una lettera o da un numero inciso sulla matita o segnalato sul portamine, e sono queste lettere e questi numeri a determinare le differenze nel tratto. Tratto che per una matita standard può essere lungo anche 56km (o una quantità media di 45mila parole, virgola più, virgola meno).
Le due scale di gradazione delle matite sono quella britannica, in lettere, e quella americana in numeri. Tuttavia fu un francese, Nicolas-Jacques Conté, a inventare la scala di gradazione e a formalizzarla (oltre che a fondare l’omonimo marchio di matite e pastelli). Conté usava i numeri ripresi dagli americani, che per questioni di brevetto si moltiplicarono in una serie di frazionamenti tutti però equivalenti (4/8 e 5/10 son sempre 2).
La scala numerica americana è approssimativamente equivalente a quella inglese, che parte dalle lettere H (hard, duro) e B (black, nero) per trovare gradazioni intermedie e ulteriori: HHH è una matita particolarmente dura, BBB particolarmente morbida, HB è una via di mezzo simile alla F, che sta per fine point, punto giusto, durezza ideale.
Quindi per scegliere la matita giusta per le proprie necessità di scrittura, bisogna partire dall’uso che se ne fa e dal modo in cui le si utilizza: se si calca molto e si ha un tratto pesante, sarà meglio prendere una matita con diametro 0.9 e morbida; se si scrivono appunti veloci o schizzi a disegno, meglio una punta sottile e dura; per schizzi veloci e sfumati sono ideali quelle con punta morbida e tratto più scuro, mentre per disegni di precisione quelle con punta dura e tratto più chiaro.