Che cosa fanno mamma e papà al lavoro?

Bruneau ha voluto raccogliere le visioni più creative dei bambini in materia di lavoro dei genitori, accompagnandole con esilaranti illustrazioni.

Che cosa fanno mamma e papà al lavoro?

Il 20 novembre viene celebrata in tutto il mondo una ricorrenza a cui, qui alla Viking, teniamo molto: la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.


Tra i diritti che devono essere garantiti ai bambini vi sono il diritto di espressione e, non meno importanti, il diritto a giocare e ad esprimere la propria creatività.


Per questo motivo abbiamo deciso di condurre una simpatica quanto divertente indagine sulla fantasia dei bambini a confronto con la realtà.
Abbiamo condotto un sondaggio durante la seconda metà di maggio su 226 gentirori e i loro bambini di età compresa tra i 2 e i 6 anni.


Mentre il 72,5% dei genitori pensa che i loro figli sappiano che cosa fanno al lavoro, in realtà le cose stanno ben diversamente… E ci vorrà ben più di un caffè per far dimenticare la cosa!


Abbiamo infatti posto, in seguito, ai bambni la domanda: «Sai che cosa fanno mamma e papà al lavoro?» Abbiamo ricevuto numerose risposte e leggerle è stato un momento di puro divertimento.


Alla luce dei dati emersi dall’indagine, abbiamo deciso di illustrare le 8 risposte più divertenti.


Che cosa fanno mamma e papà al lavoro?

Le risposte sono assolutamente adorabili e ci mostrano soprattutto che tra la visione fantasiosa dei bambini e la realtà lavorativa quotidiana dei genitori c’è un abisso. Per questo abbiamo intervistato due psicologhe infantili, per saperne di più su questa differenza.


Gitty Feddema e Aletta Wagenaar, due psicologhe infantili olandesi conosciute per aver scritto recentemente un libro intitolato «E se si ricominciasse a educare i nostri figli?» discutono della visione fantasiosa dei bambini tra i 2 e i 6 anni.


Nella fase prescolare il confine tra fantasia e realtà non è così definito. A questa età i bambini ascoltano volentieri storie e fiabe e, in effetti, il processo mentale messo in atto dai bambini quando ascoltano una fiaba o una storia, non viene modificato. Mentre per l’adulto, che legge un libro fantasy, il processo mentale che si innesca valuta continuamente ciò che si legge, determinando se sia effettivamente possibile nella vita reale. In altre parole, distingue cos’è reale e cos’è finzione.


Feddema & Wagenaar sostengono che questo “controllo della realtà” sia influenzato dallo sviluppo del pensiero e si formi nel corso degli anni, grazie alle esperienze e le informazioni che abbiamo assimilato. Grazie a questa consapevolezza e con l’aiuto della nostra capacità di ragionare, miglioriamo la nostra capacità di giudicare gli eventi in funzione della loro importanza o realtà.


Anche voi avete qualche frase adorabile di vostro figlio che vorreste condividere? Fateci sapere sulla nostra pagina Facebook Bruneau Italia.