Green Pass per entrare al lavoro? Ecco perché è già possibile
Confindustria ha chiesto al Governo di introdurre in qualche modo l’obbligo di Green Pass per entrare al lavoro. In pratica la possibilità di far lavorare solo i dipendenti vaccinati. Il Ministro del Lavoro Andrea Orlando ha frenato (non stoppato) la proposta di Confindustria, giudicandola unilaterale. Ma al di là della schermaglia politica tra le parti …
Confindustria ha chiesto al Governo di introdurre in qualche modo l’obbligo di Green Pass per entrare al lavoro. In pratica la possibilità di far lavorare solo i dipendenti vaccinati. Il Ministro del Lavoro Andrea Orlando ha frenato (non stoppato) la proposta di Confindustria, giudicandola unilaterale. Ma al di là della schermaglia politica tra le parti il Green Pass per accedere ai locali aziendali sarebbe già possibile imporlo da parte delle aziende. Nonostante il fatto che, secondo il Garante della Privacy, è illecito chiedere a un dipendente se è vaccinato.
La posizione possibilista è quella di Pietro Ichino, giuslavorista, ex sindacalista ed esperto di leggi del lavoro, intervistato dal Corriere della Sera:
«Credo proprio che Confindustria abbia ragione: a ben vedere, proprio perché la misura è efficace e ragionevolissima, gli imprenditori potrebbero già adottarla di loro iniziativa, anzi dovrebbero, anche senza attendere un provvedimento legislativo ad hoc, in forza dell’articolo 2087 del Codice civile, oltre che degli articoli 15 e 20 del Testo Unico per la sicurezza nei luoghi di lavoro (d.lgs. n. 81/2008)».
Che cosa dicono queste norme?
«L’articolo 2087 del Codice obbliga il datore di lavoro ad adottare tutte le misure consigliate dalla scienza, dalla tecnica e dall’esperienza idonee a ridurre al minimo, se non azzerare, ogni rischio per la sicurezza e il benessere fisico e psichico del lavoratore. L’art. 15 del Testo Unico sulla sicurezza obbliga il datore, dove possibile, a non limitarsi a misure protettive, ma adottare le misure idonee ad eliminare radicalmente il rischio per la sicurezza e la salute del lavoratore. L’art. 20, invece, obbliga il lavoratore a conformarsi alle misure di sicurezza adottate dal datore secondo le due prime norme».
E se un dipendente non volesse – legittimamente – vaccinarsi? Ci sono le norme del decreto legge 44/2021 secondo il quale i renitenti possono essere spostati a mansioni che non prevedono il contatto con altre persone oppure sospesi dal lavoro e anche dalla retribuzione (ma non possono essere licenziati).