Ancora Google, e per la terza volta consecutiva: Big G è anche per il 2015 Great Place to Work, il miglior posto di lavoro del mondo secondo la lista dei dei 25 World’s Best Multinational Workplaces.
E se a comandare la classifica dettata dagli stessi dipendenti è ancora Mountain View (qui la classifica dello scorso anno) è anche perché l’hi-tech continua ad essere il settore industriale dove si trovano le migliori condizioni di lavoro: SAS e Netapp occupano rispettivamente il secondo e quarto posto, Telefonica il quinto (prima europea), EMC il sesto e Microsoft il settimo.
In mezzo a questo dominio della tecnologia c’è Gore, quelli della membrana impermeabile per abbigliamento e scarpe da montagna, e a seguire Bbva, unica banca (spagnola) in classifica, Cadence, ancora hi-tech, Hilti, settore edilizia, Ernst Young, società di consulting, H&M abbigliamento, Novo Nordisk, farmaceutico.
Nessuna azienda italiana? No, nessuna azienda italiana nella classifica mondiale, che tiene conto solo di quelle realtà che contano almeno 5.000 dipendenti in tutto il mondo e almeno il 40% della forza lavoro globale (o 5.000 collaboratori) al di fuori del paese di origine della società.
Per capire la portata di una classifica come questa del Great Place to Work basti considerare che sono state interpellate più di 6.600 aziende in tutto il mondo, per oltre 12 milioni di dipendenti e localizzate in 47 Paesi (tra le 25 in lista, 8 hanno una sede anche in Italia).