Con la pandemia è crollato il benessere psicofisico dei dipendenti italiani
Altro che work-life balance da smart-working: con la pandemia è crollato il benessere psicofisico dei dipendenti italiani e a farla da padroni sono ansia, stress, aumento di peso e burnout. Sono i dati che ermegono dall’indagine Global Wellness Day che certifica anche un calo dell’attività fisica, l’incertezza verso il futuro e l’ansia per le prospettive di …
Altro che work-life balance da smart-working: con la pandemia è crollato il benessere psicofisico dei dipendenti italiani e a farla da padroni sono ansia, stress, aumento di peso e burnout. Sono i dati che ermegono dall’indagine Global Wellness Day che certifica anche un calo dell’attività fisica, l’incertezza verso il futuro e l’ansia per le prospettive di salute. Forse la graduale ripartenza ci riporterà a un minimo di socialità, tanto con i colleghi quanto con famigliari e amici, ma per il momento a pesare sono ancora gli effetti psicofisici della pandemia. Da una recente ricerca di Mental Health Index è infatti emerso come i dipendenti di età compresa tra i 40 e i 59 anni abbiano sofferto di un declino cognitivo negli ultimi mesi con un aumento di casi di stress post-traumatico del 51% rispetto a gennaio. E ancora, l’ansia generale è diventata dell’86% più alta rispetto al pre-pandemia mescolando sensazioni di paura (12%) e panico (9%). Una nitida fotografia delle tematiche legate alla fase della ripartenza arriva da una ricerca condotta da Sodexo in partnership con Harris Interactive su quasi 5mila dipendenti in 8 nazioni, tra cui l’Italia: basti pensare che il 37% dei dipendenti non ha fatto nulla per migliorare la propria salute mentale e il 75% ha ammesso che questi problemi hanno influenzato negativamente la produttività. E ancora, l’81% ha dichiarato che dovrebbe essere responsabilità dell’azienda farsi carico di soluzioni per migliorare il benessere psicofisico: i più desiderati dai dipendenti sono la possibilità di pranzare coi colleghi (59%), i programmi di benessere (59%), i welfare benefit (57%), i progetti di supporto mentale (55%) e lo smart working (55%).
Ma qual è la situazione per i lavoratori nel Bel Paese? Lo scenario negativo purtroppo ha riguardato in prima persona anche numerosi dipendenti italiani. Dall’indagine condotta da Sodexo in partnership con Harris Interactive su un campione nazionale di oltre 600 dipendenti italiani, è infatti emerso come il 71% abbia ammesso di aver provato un senso di incertezza generale verso il futuro e addirittura il 76% di aver trascurato la propria salute fisica, compiendo meno esercizi rispetto all’inizio della pandemia. Ma non è tutto, perché l’85% ha dichiarato che la propria condizione di stress psico-fisico abbia avuto un concreto impatto sulla produttività lavorativa e il 79% ritiene che sia responsabilità dell’azienda provvedere alla salute mentale dei dipendenti.
Ecco, infine, le 10 cause di malessere psicofisico riscontrate dai dipendenti italiani emerse da un’indagine condotta da Sodexo con Harris Interactive su un campione di oltre 600 lavoratori italiani:
1. Il 76% ha ammesso di compiere meno esercizi per migliorare la propria forma fisica
2. Il 71% ha provato un senso di incertezza generale verso il futuro
3. Il 49% è stato ansioso nei confronti della propria salute e di quella dei familiari
4. Il 46% è ansioso nei confronti della pandemia in generale
5. Il 46% ha provato ansia per la sicurezza personale sul posto di lavoro
6. Il 40% ha ammesso di aver mangiato in maniera poco salutare
7. Il 37% è stato ansioso del proprio lavoro quotidiano
8. Il 25% ha fumato più sigarette del normale
9. Il 12% ha consumato più alcool rispetto all’inizio della pandemia
10. L’8% ha utilizzato più prescrizioni mediche del dovuto