Home working, smart working, work-life balance o, più semplicemente, lavoro da casa: il lavoro da remoto, con orari e spazi propri, è sempre più diffuso e considerato un benefit dai dipendenti. Ma per quanto ci si possa organizzare l’ufficio da casa dal punto di vista pratico e per quanto il viaggio verso l’ufficio sia più stressante delle 8 ore di lavoro per molti riuscire a lavorare da casa non è ancora così semplice. Vediamo allora come lavorare meglio da casa e alcuni consigli per riuscire a conciliare davvero il lavoro dalla propria abitazione con la produttività e gli impegni famigliari.
Come lavorare meglio da casa
Stabilire degli orari
Spesso non è necessario rispettare quelli “ufficiali” dell’azienda, ma ciò non significa lavorare sempre, o non lavorare mai. Mattinieri? Si può cominciare molto presto, ancor prima che l’azienda apra. Nottambuli? Si possono sfruttare le ore di buio, quando magari i figli son già a dormire, per svolgere i propri compiti. L’importante è sapere quali sono le ore lavorative e quali non lo sono, e rispettarle fermamente: non è come timbrare il cartellino, ma quasi, sia un senso (mentre si lavora non si stendono i panni, non si guarda la Tv, non ci si dedica al fitness) che nell’altro (quando è il momento di smettere, si smette, e non si continua a oltranza).
Fare delle pause
La tentazione di fare una tirata unica c’è ed è forte, e però la pausa per il pranzo è sacrosanta (benché possa essere breve ed essenziale) e sarebbe cosa buona e giusta riuscire a fare del movimento, come una passeggiata o una corsetta: lo sport migliora la produttività e quella mezz’ora non è tempo perso ma tutto guadagnato.
Comportarsi come al lavoro
Cosa significa “comportarsi come al lavoro”? Che si lavora nello spazio dedicato, e non a letto o sul divano, che ci si alza a orari regolari e ci si veste, evitando di rimanere in pigiama o ciabattare per casa con una tuta da ginnastica, che non si fanno telefonate personali o private alle amiche se l’orario e il datore di lavoro non lo consentono e comunque tutto ciò che aiuta a tenere distinti i due piani, quello lavorativo e quello personale.
Mantenere i contatti
Se l’home working è cosa da 1 o 2 giorni la settimana, non c’è poi gran rischio, ma se il tempo a casa comincia a superare quello in ufficio, è fondamentale mantenere i contatti: per evitare di essere dimenticati; per tenersi aggiornati su ciò che accade; per rimanere focalizzati sulle dinamiche dell’ufficio; fondamentalmente per rimanere con la mente sugli aspetti lavorativi.
Farsi una agenda
Agenda che non è solo quella dei compiti da svolgere ma è anche una serie di obiettivi quotidiani: gestire il proprio tempo quando si è da soli nella propria abitazione non è immediato come in ufficio e ci vuole del tempo prima di riuscire a essere più produttivi a casa che in ufficio. Nel frattempo basta un’agenda di carta su cui fissare le cose da fare in giornata, in sequenza e con tempi ragionevoli: è anche un ottimo feedback per rendersi conto di come e quanto si lavora.