Lavoro in Italia: ancora poche donne imprenditrici e CEO

Il Bilancio di Genere a cura del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato fotografa ogni anno lo stato di salute del lavoro con focus sul rapporto tra i generi al suo interno. Dalla versione 2021, relativa la secondo anno della pandemia, sono uscite almeno due indicazioni che è giusto sottolineare. La prima è che dopo …

Lavoro in Italia: ancora poche donne imprenditrici e CEO

Il Bilancio di Genere a cura del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato fotografa ogni anno lo stato di salute del lavoro con focus sul rapporto tra i generi al suo interno. Dalla versione 2021, relativa la secondo anno della pandemia, sono uscite almeno due indicazioni che è giusto sottolineare. La prima è che dopo due anni di pandemia, per quanto riguarda il lavoro le più colpite sono le donne. La seconda è che in Italia ci sono ancora poche donne imprenditrici e CEO.

In Italia ancora poche donne imprenditrici

Il trend delle donne che decidono di fare impresa era in debole ma costante crescita fin dal 2014, ma la pandemia ha rallentato anche questa tendenza. Nel 2020 le imprese femminili rappresentano il 21,9 % del totale, ma oltre a essere percentualmente minoritarie sono anche di piccole dimensioni e parcellizzate, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno. L’augurio è il Fondo di Garanzia possa dare impulso all’imprenditorialità femminile.

In Italia ancora poche donne CEO

La buona notizia è che praticamente tutte le società italiane quotate in borsa sono a dirigenza mista, con un 38,8% di donne che occupano le posizioni all’interno dei consigli di amministrazione. Tuttavia sono ancora poche le donne che ricoprono posizioni di comando: solo il 17,6% delle posizioni di Presidente sono occupate da donne e non ci sono donne nelle posizioni di CEO / Amministratore Delegato (contro un 3% nel 2018 e 2019).