Con il Mobility Manager orari flessibili in azienda
Quella del Mobility Manager è una delle novità più grandi con cui dovranno confrontarsi le aziende (sopra i 100 dipendenti) e l’Amministrazione Pubblica da settembre a dicembre. Novità che poi novità non è, visto che questa figura era prevista per legge fin dal 1998, ma c’è voluto il COVID e il conseguente caos trasporti per …
Quella del Mobility Manager è una delle novità più grandi con cui dovranno confrontarsi le aziende (sopra i 100 dipendenti) e l’Amministrazione Pubblica da settembre a dicembre. Novità che poi novità non è, visto che questa figura era prevista per legge fin dal 1998, ma c’è voluto il COVID e il conseguente caos trasporti per renderla obbligatoria e indispensabile per gestire gli spostamenti casa-lavoro.
Lo ribadisce il Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini , che per non ripetere gli errori di settembre 2020 – molti piani per la presenza in ufficio e a scuola, nessuno per gli spostamenti da e per casa, lavoro e scuola – ha commissionato un’indagine all’Istat per capire come si muoveranno gli italiani e con quali mezzi.
L’idea è quella di orientare la domanda di trasporto pubblico, che sarà pur sempre mitigata dal ricorso fino a dicembre allo smart working e dall’orientamento delle persone a muoversi con mezzi propri, evitando quelli pubblici proprio per paura del COVID. E così per la PA e per le aziende con più di 100 dipendenti (prima la soglia era 300) e che hanno sede in Comuni con più di 50.000 abitanti, diventa obbligatoria la figura del Mobility Manager, che favorisca orari di ingresso e uscita dal lavoro più flessibili e una maggior distribuzione delle presenze sui mezzi pubblici nel corso della giornata.
Al Mobility Manager spetta il compito di creare un Piano Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) per razionalizzare gli spostamenti del personale e migliorare la raggiungibilità dei luoghi di lavoro. È obbligo di legge trasmettere il PSCL ogni anno entro il 31 dicembre, e per arrivare a ciò il Mobility Manager deve analizzare l’offerta di trasporto del territorio ma anche conoscere le esigenze del personale e dell’azienda. Solo esletati questi passaggi sarà possibile passare al piano operativo vero e proprio.