4 tecniche di PNL per affrontare l'ansia di parlare in pubblico

In questo articolo esploriamo 4 delle più famose tecniche ideate dalla programmazione neuro linguistica applicandole alla comunicazione in pubblico.

4 tecniche di PNL per affrontare l'ansia di parlare in pubblico

Parlare in pubblico è forse una delle ansie maggiori che abbiamo. Alcuni nascono con una dote innata da comunicatori, altri iniziano a sudare freddo e ad avere palpitazioni al solo pensiero di dovere parlare di fronte a più di una o due persone. Come in molti casi, la pratica e il ricorso a specifiche tecniche può aiutare molto a migliorare degli aspetti in cui siamo carenti. Ci sono delle tecniche che è possibile seguire per migliorare il public speaking e, seppure non saremo mai alla stregua di Martin Luther King, potremo evitare quelle fastidiose sensazioni di azzeramento della saliva e voce tremolante che ci colgono regolarmente quando ci rivolgiamo a più persone.

Abbiamo trattato in passato di alcune tecniche utili a comunicare in pubblico raccontando una storia. Ci sono poi diversi trucchi che si possono usare per allontanare l’ansia, compresi esercizi per rilassare il corpo o esercizi mentali che ci aiutano psicologicamente ad affrontare questa situazione.

Quello su cui vogliamo soffermarci in questo articolo sono invece delle tecniche di comunicazione in pubblico legate alla PNL (programmazione neuro linguistica). Si tratta di una disciplina nata negli Stati Uniti che lega tratti del linguaggio, della psicologia e del comportamento per rendere la comunicazione più efficace. Chiariamo subito: non si tratta di una scienza e pertanto sono tecniche che in alcuni casi possono non avere un riscontro; il fatto che abbia avuto un’enorme diffusione e che venga insegnata anche in alcuni ambienti accademici è sufficiente tuttavia a destare curiosità a riguardo e farci spendere del tempo per capire meglio di cosa si tratta.

Con questa guida avremo quindi del nuovo materiale da aggiungere al nostro raccoglitore di documenti dedicato al public speaking.

Anchoring

ancora

La prima tecnica che vogliamo affrontare si chiama Anchoring che possiamo tradurre come ancoraggio. Il nome è evocativo del significato di tale tecnica: consiste infatti nel stabilire degli ancoraggi che riescano a legare degli stati d’animo positivi con una particolare frase o sensazione. Il trucco consiste in pratica nell’associare un pensiero o un’emozione positiva con una frase o sensazione. In questo modo saremo in grado, secondo questa tecnica, di attivare questo ancoraggio ogni qualvolta vogliamo risvegliare quella sensazione positiva.

Ecco alcuni passaggi esemplificativi del funzionamento dell’ancoraggio:

  • Identifica il tipo di sensazione a cui vuoi ancorare un segnale. Può essere una sensazione di gioia, di rilassamento o di fiducia in sé stessi etc.
  • Cerca di rivivere un momento della tua vita in cui hai provato quella determinata sensazione pensando intensamente a quella circostanza.
  • Concentrati per rendere quel ricordo vivido e intenso quasi come se lo stessi vivendo nuovamente.
  • Scegli un ancoraggio. Può essere una frase oppure un gesto, l’importante è che sia un segnale con cui ti senti a tuo agio e che tu riesca a ricollegarlo efficacemente alla sensazione che stai ricordando.
  • Prova a ripetere questi passaggi anche giornalmente finché non vedrai l’ancoraggio scelto rievocare con naturalezza quella sensazione.
  • Utilizza l’ancoraggio per richiamare quella sensazione quando pensi che si renda necessario. Ad esempio, se riesci ad associare con successo un gesto con cui ti tocchi il gomito alla sensazione di calma e tranquillità, potrai provare a richiamare questa sensazione quando ti sentirai in ansia facendo lo stesso gesto.

Future pacing

persona che conduce

La tecnica chiamata future pacing aiuta il tuo pubblico a sintonizzarsi sulla tua stessa visione del futuro. Con futuro intendiamo lo scenario di cui stai parlando. Pensiamo ad esempio che tu debba fare un discorso che parli di cambiamento o sull’implementazione di alcune azioni che porteranno secondo te a dei cambiamenti. Con questa tecnica aiuterai il pubblico a vivere direttamente quello che stai loro raccontando. Vediamo alcuni passaggi esemplificativi per metterla in pratica:

  • Occorre innanzitutto riconoscere i risultati e lo status quo attuale. Se si sta comunicando un cambiamento si dovrà innanzitutto esprimere riconoscimento per quanto si è fatto fino ad ora, per gli sforzi profusi e per i risultati ottenuti.
  • Arriva poi la parte centrale di questa tecnica: portare con sé l’audience verso il futuro prospettato. Per ottenere questo effetto occorre utilizzare una forma del linguaggio che porti lo spettatore a immedesimarsi nella situazione futura. Ad esempio, se tu fossi il boss di una società che produce smartphone e vuoi riconvertire la produzione per produrre assistenti vocali, un esempio di come imposterai il discorso alla tua organizzazione può essere il seguente: “Immaginate che tra un anno vogliate fissare un appuntamento, ordinare una pizza oppure regolare il riscaldamento della vostra casa e che possiate fare tutto questo con un semplice comando vocale…”.
  • La fase finale consiste nel riconoscere quanto importante e migliorativo può essere lo scenario futuro. Per riprendere l’esempio precedente, potrai dire: “sarebbe un passo in avanti incredibile nel modo in cui svolgiamo le nostre mansioni quotidiane…”.

Swish

pubblico che applaude

Lo swish consiste in uno strumento che può mutare i gli schemi mentali e i comportamenti. Fa leva sul processo di apprendimento e cerca di replicare lo stesso meccanismo per cui apprendiamo a svolgere alcune azioni in automatico. Se identifichi uno stato che vuoi cambiare e uno stato desiderato, con questa tecnica puoi innescare lo stato desiderato.

Bisogna innanzitutto ricordare una situazione in cui ti sei sentito a disagio. Pensa, ad esempio, ad una volta in cui dovevi parlare in pubblico e hai avuto un momento di panico. Pensa poi a cosa ha scatenato quella reazione ovvero quale immagine nella tua mente ha fatto sì che ti bloccassi. Per alcuni, ad esempio, il vedere se stessi davanti ad un pubblico annoiato e che non condivide quello che stanno dicendo, piuttosto che il percepire il suono della loro voce e il sentirsi osservati da tutti, sono immagini che possono scatenare delle reazioni negative.

Lo swish prevede che identifichi bene questa immagine che la tua mente si forma e che provoca la reazione che vuoi cambiare. Dopodiché chiudi gli occhi e visualizza in grande questa immagine.

Prova poi a visualizzare un’altra immagine che, all’opposto di quella attuale, inneschi delle reazioni positive (può essere ad esempio l’immagine di te che parli in pubblico e alla fine del discorso scatta un’ovazione). Lascia ora che l’immagine positiva si insinui da un angolo in basso a sinistra fino a prevalere completamente verso l’immagine negativa.

Ripeti sempre più velocemente questo processo di sostituzione dell’immagine negativa con quella positiva fino a creare un automatismo nella tua mente. In questo modo favorirai un meccanismo per cui la prossima volta il tuo cervello utilizzerà spontaneamente l’immagine positiva.

Dissociazione

persona che guarda uno schermo

La dissociazione, molto simile allo swish, serve per prendere le distanze da un evento o una situazione che ci provoca un senso di disagio per superare la fobia e poter quindi affrontare la medesima situazione sentendoci a nostro agio.

L’ansia di parlare in pubblico si presta bene ad essere affrontata mediante questa tecnica. Vediamo quindi in alcuni passaggi come impiegare questa tecnica riferendoci in particolare al public speaking.

  • Come prima cosa identifica il problema e immagina la scena davanti a te come fosse proiettata in un cinema o su uno schermo. In questo caso può essere un episodio in cui parlando in pubblico hai provato una sensazione di disagio.
  • Una volta visualizzata la scena con distacco, come fossi uno spettatore, è possibile analizzare la situazione oggettivamente e capire quali elementi ci provocano questo malessere per provare così a ridimensionarli.
  • Una volta identificati gli aspetti problematici, questa tecnica prevede di modificarli aggiungendo alla scena, se necessario, degli elementi divertenti e che sdrammatizzino la situazione. Se la scena è quella in cui stai parlano in pubblico, puoi aggiungere dei caratteri giocosi come ad esempio far compiere delle azioni bizzarre al pubblico oppure far comparire degli oggetti nella stanza, palloncini ad esempio, o qualsiasi cosa possa aiutarti ad alleggerire la tensione del momento. Questa pellicola da te modificata potrai conservarla con te e proiettarla la prossima volta che ti troverai in quella situazione.

 

Qui alla Viking speriamo che questi consigli su come affrontare l’ansia del parlare in pubblico possano trovare riscontro nel momento in cui ti troverai in tale situazione e vorrai superare il problema. Affronteremo in un prossimo articolo ulteriori tecniche che questa disciplina, chiamata PNL, ha messo a punto per potenziare le capacità di comunicazione individuali. Nel frattempo, se hai dei dubbi o vuoi segnalarci delle precisazioni o altre tecniche che conosci, contattaci sulla pagina Facebook Viking Italia.