Perché essere molto intelligenti è un problema

Essere molto intelligenti non è solo un vantaggio ma tra ansia, razionalità, inadeguatezza e altro, può anche essere un problema

Perché essere molto intelligenti è un problema

Essere molto intelligenti è una bella fortuna. Te ne accorgi già da bambino, quando tutto ti viene naturale, a scuola non fai fatica, i voti sono alti e lo sforzo al minimo e sì, la vita è tutta una serie di opportunità da affrontare con una marcia in più. Ma essere intelligenti, molto o troppo intelligenti, non è tutto rose e fiori e anche le persone molto intelligenti hanno qualche problema da risolvere. Non tanto e non solo problemi pratici – quelli li abbiamo tutti – ma soprattutto problemi che derivano dal loro QI sopra la media.

Troppa analisi, poche emozioni

Le persone molto intelligenti sono molto spesso anche molto analitiche. Riflessive e analitiche e anche poco emotive, nel senso positivo del termine, e cioè del provare emozioni. Semplificando: davanti a un successo professionale o aziendale la stragrande maggioranza delle persone brinda e festeggia, quelli molto intelligenti razionalizzano e se la godono poco, perdendosi un pezzo del bello della vita.

Aspettative alte

Inevitabile: quando sei bravo e intelligente, tutti si aspettano il massimo da te. Ma anche quelli molto bravi sbagliano, e anzi sbagliare è nella natura di quelli che poi hanno successo. Solo che gli altri, quelli normali, non lo capiscono e questo porta inevitabilmente ansia, frustrazione e timore di deludere le aspettative.

Può mancare lo spirito di sacrificio

Quando cresci senza fare fatica, quando studiare non è impegnativo, quando imparare non è faticoso, poi può essere difficile sviluppare lo spirito di sacrificio. Per carità, ci sono altri ambiti in cui coltivarlo, per esempio lo sport, però è indubbio che le persone molto intelligenti spostano molto avanti nel tempo il momento in cui fare fatica e sacrifici.

Ci si sente a disagio (e si mettono a disagio gli altri)

Essere molto intelligenti significa capire prima, di più e meglio le cose. Il che può mettere in difficoltà quando si tratta di spiegare, discutere, ragionare e decidere assieme, dalla riunione di condominio all’assemblea di classe dei figli, dal meeting con il proprio team al board aziendale. Il che crea disagio, molto disagio, a tutti, intelligenti o meno.

Si sviluppa uno stato di ansia

Essere molto intelligenti significa anche non accontentarsi della prima spiegazione, della prospettiva più semplice, della soluzione più facile. Capacità analitica e razionalità si accompagnano allora spesso con l’ansia che deriva dal non accettare una soluzione che non soddisfa al 100% e arrovellarsi invece alla ricerca di quella perfetta.