L’azienda procede bene, il portafoglio sorride, gli ordini continuano ad arrivare e da tuttofare, inizia a essere difficile per un imprenditore gestire la propria attività da solo. Ecco che all’orizzonte si prospetta una domanda che cela numerosi dubbi e timori: è arrivato il momento di assumere il mio primo dipendente? Per molti, il passaggio è pieno di insidie. La burocrazia e le responsabilità aggiuntive rappresentano più spesso un deterrente, soprattutto in Italia, dove le pratiche burocratiche possono tradursi in diversi oneri e ostacoli.
Una volta individuato il ruolo da ricoprire e la persona giusta per tale posizione, è necessario attenersi alle norme legislative in materia di occupazione, fornire servizi e training di base e garantire che la documentazione e l’iter burocratico rispettino quanto previsto dalla legge in vigore. Per questo motivo, abbiamo redatto una guida rivolta a tutti gli imprenditori che si apprestano a compiere questo arduo passo.
Oltre alle tasse e ai contributi da versare per l’assunzione del nuovo dipendente, il datore di lavoro deve inoltre garantire un ambiente consono con regolari corsi di formazione. Dal canto suo, il nuovo assunto deve offrire al proprio capo diligenza, obbedienza e fedeltà, ottenendo in cambio diritti quali malattia, straordinari e vacanze retribuite, rappresentanza sindacale e maternità o paternità.
Se si assume personale proveniente dall’Unione Europea, verranno applicate le stesse condizioni vigenti in Italia. A volte però, è possibile che il dipendente perfetto non si trovi dietro l’angolo ma in un Paese al di fuori dell’UE. In questo caso, si dovrà seguire un iter burocratico diverso. Il datore di lavoro deve richiedere il nulla osta. Dopo averlo ricevuto, il dipendente deve presentarsi a un appuntamento presso l’autorità consolare del proprio Paese, la quale propone il contratto rilasciando il visto di entrata. Entro otto giorni dall’ingresso in Italia, il lavoratore straniero deve recarsi allo Sportello Unico, sottoscrivere il contratto di residenza e richiedere il permesso di soggiorno. Da questo punto in poi, sarà soggetto alle stesse norme che regolano i lavoratori italiani.
Se volete scaricare l’intera infografica in pdf, potete farlo qui!
E nel caso vogliate saperne di più sul mondo del lavoro e sul galateo in ufficio, seguite il nostro blog e visitate la nostra pagina Facebook Viking Italia.