Il riconoscimento vocale è un valido strumento in grado di aumentare all'istante la nostra produttività. Scopriamone insieme alcune utili applicazioni!
La produttività è sicuramente uno degli argomenti più discussi in ambito lavorativo. Forse, come noi, anche tu sei curioso di scoprire nuovi possibili trucchetti in grado di aiutarti a portare a termine un numero maggiore di attività in tempi più brevi. O forse, ti ritrovi spesso perso nei meandri della burocrazia intento a sfogliare pile e pile di documenti o a organizzare nuovamente quel faldone nella speranza di trovare più facilmente ciò che ti servirà la prossima volta. Qualche mese fa, ti abbiamo proposto uno strumento in grado di semplificare la documentazione, la modulistica o la stesura di email, spiegandoti come migliorare la produttività con l’impiego dei template. Se è vero che questo mezzo può drasticamente ridurre il tempo impiegato a digitare, sfruttandone un altro – ossia il riconoscimento vocale – possiamo scrivere evitando completamente l’utilizzo della tastiera. Ma scopriamo insieme alcuni degli impieghi più diffusi, e relativi vantaggi, di questo strumento!
L’impiego più immediato degli strumenti di riconoscimento vocale è probabilmente nella scrittura di testi. Sono infatti numerosi i ruoli odierni che richiedono la stesura di documenti: pensiamo, ad esempio, alle figure del copywriter o del creatore di contenuti social, a quella dello scrittore o del traduttore. Ma possiamo pensare anche alle email che redigiamo quotidianamente, ai report di analisi su determinati dati o anche alla trascrizione di intere presentazioni. Quando ci ritroviamo a dover “macinare” parole come parte della nostra attività lavorativa, sicuramente il riconoscimento vocale può rivelarsi un perfetto alleato. In media, infatti digitiamo circa 35 parole al minuto ma ne pronunciamo ben 120 e se con le dita sulla tastiera riusciamo a raggiungere una precisione poco superiore al 50%, con il riconoscimento vocale – dopo aver accuratamente allenato il programma – possiamo produrre testi privi di errori di ortografia. Inoltre, l’avanzamento tecnologico di questi software ne ha aumentato l’accuratezza di riconoscimento a oltre il 99%.
Su email e messaggi di testo ricade spesso la preferenza nel comunicare con le altre persone ma le chiamate vocali rappresentano ancora uno dei maggiori mezzi di comunicazione soprattutto in ambito lavorativo con clienti e fornitori. Certo, cercare un numero in rubrica può a volte risultare facile quanto quel famoso ago nel pagliaio. Se però, ci basta dire “Chiama Mario Rossi”, il riconoscimento vocale può rappresentare un utile strumento in grado di semplificarci notevolmente la vita facendoci risparmiare tempo prezioso.
Se sei come noi, anche tu avrai l’abitudine di stilare l’elenco delle cose da fare in giornata, appena arrivi in ufficio se non addirittura la sera prima. Capita però che, nell’attuale ambiente lavorativo, i programmi cambino spesso e con loro le relative priorità: hai iniziato la giornata con l’intento di concentrarti sulle attività contrassegnate sul tuo elenco per poi essere interrotto da chiamate e riunioni con conseguente focalizzazione su tutt’altro. Se hai l’abitudine di stilare i tuoi elenchi su post-it, ad esempio, è probabile che ti ritroverai con una marea di foglietti senza più capire quale fosse l’ultimo. Il riconoscimento vocale ci può venire in soccorso perché può modificare la tua to-do list con semplici istruzioni vocali, magari mentre passi da una chiamata all’altra.
A quanti di noi è capitato di avere in mente qualcosa per poi non ricordarselo più prima di avere avuto l’occasione di annotarlo? A volte, prendere il telefono per un appunto può interrompere il flusso di ciò che stiamo facendo e non sempre disponiamo di carta e penna a portata di mano. L’utilizzo del riconoscimento vocale può risolvere il problema consentendoci di creare un promemoria in pochissimi secondi, semplicemente dicendo, ad esempio: “Alle 9.00 di lunedì, ricordami di contattare il fornitore per quel contratto”. Anche per assicurarci di non dimenticare nessuna scadenza, potrebbe essere di aiuto un promemoria simile a: “Alle 15.00, ricordami di inviare il documento che mi ha richiesto il capo”.
Come abbiamo visto con la creazione di promemoria, il riconoscimento vocale può essere impiegato anche per fornire istruzioni volte alla prenotazione di un servizio (ad esempio, è ora possibile prenotare una camera d’albergo), per eseguire ricerche mirate su un motore di ricerca o per ascoltare le ultime notizie dal mondo. Tali strumenti risultano ottimi, ad esempio, se abbiamo la vista o entrambe le mani occupate, ma anche semplicemente per eseguire un’attività in maniera più comoda, immediata e se vogliamo, anche più intima.
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Speriamo che questo articolo ti abbia offerto spunti interessanti per integrare il riconoscimento vocale come tecnica per aumentare la tua produttività in ufficio. La applichi già con risultati positivi? Raccontaceli sulla nostra pagina Facebook Viking Italia.