Smartworking: come migliorare la connessione Internet

In tempi di lockdown e Coronavirus e ricorso allo smartworking qualche consiglio su come migliorare la connessione Internet da casa

Smartworking: come migliorare la connessione Internet

In tempi di ricorso massiccio allo smartworking, principalmente a causa delle limitazioni agli spostamenti dovuti all’emergenza Coronavirus, in molti si sono trovati a dover fare i conti con una connessione internet insufficiente o inadeguata. Mandare grossi allegati, effettuare videochiamate o riunioni da remoto, magari mentre altri componenti della famiglia sono collegati nello stesso momento, o anche solo guardare una serie TV o un film in streaming per rilassarsi si è rivelato per molti faticoso. Difficoltà dovute in parte al boom di traffico domestico, che dai dati dei punti di interscambio sarebbe aumentato anche del 30% rispetto alla media (e secondo Ookla, tra i principali fornitori al mondo di servizi di speed test per misurare la velocità di connessione Internet, avrebbe provocato un rallentamento di circa il 10%) e in parte alla qualità della Rete italiana, ancora poco coperta dalla cosiddetta banda larga.

Per questo motivo in molti hanno pensato a come migliorare la connessione Internet, ritrovandosi tra una selva di promozioni, proposte e prospetti in cui non è sempre facile muoversi. La “buona notizia” è che secondo il portale di comparazione SOStariffe.it il costo medio di un’offerta Internet Casa (ADSL e fibra) è intorno ai 25,95 euro, ma prima di fare qualunque upgrade o passaggio di gestore è bene tener conto di alcuni aspetti.

Il primo è che appunto a oggi non ci sono differenze significative di prezzi tra ADSL e fibra ottica, e ovviamente la fibra offre una connessione più potente e più stabile. Peraltro, proprio in questo frangente molti operatori stanno cercando di conquistare clienti proprio offrendo promozioni sulla fibra.

Al prezzo (cioè il canone mensile) spesso bisogna aggiungere i costi di attivazione e quelli del modem. E qui occorre essere attenti: spesso si tratta di costi “nascosti” (cioè spalmati sul canone, per sempre o per una durata fissa), altre volte “scontati”, altre ancora che si applicano nel caso di rescissione anticipata del contratto. È bene saperlo prima di firmare.

La fibra ottica non è uguale dappertutto. Ci sono località non ancora raggiunte dalla fibra, altre raggiunte dalla fibra “mista” FTTC (fino al cabinet, e da quel punto all’abitazione con il vecchio “doppino”) e, soprattutto i capoluoghi e grandi centri, altre raggiunte dalla fibra FTTH (to home, cioè fin dentro casa). Ovviamente la FTTH è più performante della FTTC, e non è detto che costi di più (o che la seconda costi meno).

La FTTC comunque come standard raggiunge i 200 megabit al secondo in download, che è ben oltre i 20 megabit al secondo dell’ADSL, cioè più che sufficiente per guardare streaming TV, fare videochiamate, lavorare da casa, per cui ne può valere la pena. In ogni caso chiunque può fare uno speed test sulla propria attuale linea e verificare la qualità della copertura Internet attuale per fare le proprie valutazioni.

Esiste anche la connessione Wireless, che non è necessariamente mobile e che può essere una soluzione interessante per le aree lontane dai grandi centri urbani ed è normalmente più performante della classica ADSL. Purtroppo però richiedono spesso (non sempre) l’intervento di tecnici specializzati per l’installazione e questo può far lievitare i costi, di istallazione o canone mensile.

Prima di cambiare operatore può aver senso chiamare il call center e verificare se esistono offerte per l’upgrade della connessione domestica. Non sempre sono molto pubblicizzate ma davanti alla prospettiva di perdere un cliente tirato dalle offerte della concorrenza gli operatori le propongono: questo spesso evita costi di attivazione, la trafila burocratica e altri impicci che possono risultare noiosi.

I comparatori online sono comunque e sempre un ottimo strumento per fare un confronto tra prezzi e qualità della connessione, anche se non soprattutto in un periodo di lockdown come questo in cui può risultare difficile trovare negozi specializzati aperti.

Sul prezzo del canone mensile possono influire anche bonus e altri pacchetti di servizi, come abbonamenti a piattaforme di streaming o simili: a volte può essere vantaggioso (ma è bene verificarne la durata e gli eventuali costi successivi) altre è possibile farne a meno. Anche a questo è bene prestare attenzione.

Solo Internet o anche telefono? Anche questo può influire sul canone mensile, e ovviamente ciascuno deve fare i conti con le proprie abitudini e necessità: in una famiglia in cui tutti hanno il proprio cellulare può anche avere senso rinunciare al numero fisso e risparmiare qualche euro al mese.

Attenzione alla offerte a consumo. Sì, ci sono ancora offerte a consumo, che in tempi “normali” potrebbero avere senso ma che ora come ora, chiusi in casa e sempre connessi, potrebbero nascondere sgradite sorprese (un film, una videochiamata e un allegato pesante possono facilmente far superare le soglie).

Valutare la connessione mobile. Laddove la fibra non arriva, l’ADSL è debole e le offerte economiche non sono vantaggiose può aver senso valutare la connessione mobile del proprio smartphone. Se si vive vicino a un ripetitore la qualità potrebbe anche essere alta se non ottima (anche in questo caso uno speed test è lo strumento da utilizzare) e ormai ci sono operatori mobile, anche virtuali, che per canoni di poche decine di euro al mese offrono praticamente Gigabyte illimitati.