Fino a ieri c’erano il sole, la sveglia lenta, la vita da spiaggia e il tempo dilatato delle giornate di vacanza. Da oggi la sveglia suona all’alba, c’è da timbrare il cartellino al lavoro, il traffico è di nuovo il buongiorno e come prospettiva ci sono i lunghi mesi invernali. Con in più la ciliegina per molti del rientrare fisicamente in ufficio dopo molti mesi di smart working. Se non è stress da rientro post vacanze questo, cosa lo è?
Gli italiani che soffrono di disturbi e fastidi (più che legittimi) alla fine delle vacanze e alla ripresa delle normali attività lavorative sono circa 6 milioni: non una vera e propria malattia, ma una condizione di disagio, spossatezza e depressione che si manifesta con sintomi quali ansia, insonnia e generale nervosismo.
Che fare allora per attenuare l’irritabilità e gli sbalzi d’umore repentini? Seguire queste 10 regole stilate dal professor Piero Barbanti, Primario Neurologo dell’IRCCS San Raffaele Pisana:
Dormire molto e bene, evitando di passare dalle 8-10 ore di sonno del periodo vacanziero alle 6-7 che ci si concede al rientro. Eventuali problemi di insonnia vanno affrontati aiutandosi con un bagno caldo la sera o con una tisana.
Abituarsi con gradualità, rientrando dalle vacanze alcuni giorni prima della fine delle vacanze per poter tornare senza un impatto brusco alle temperature e ai ritmi cittadini. Se possibile, anche il lavoro andrebbe ripreso gradualmente.
Fare movimento, soprattutto se le ferie sono state “attive”. Fare attività fisica infatti aiuta a diminuire lo stress e a riposare meglio.
Seguire un’alimentazione corretta. Il cervello ha bisogno soprattutto di zucchero, perciò ben vengano, senza esagerare, i carboidrati semplici (saccarosio, miele, confetture, frutta) e quelli complessi (pane, pasta, riso e cereali). La melatonina contenuta nella buccia dei chicchi d’uva, ad esempio, può essere un valido aiuto all’umore.
Stare alla luce del sole. Il passaggio dalla luce del sole in spiaggia a quella artificiale dell’ufficio può mettere sotto stress il corpo e la mente. Un consiglio: fare la pausa pranzo all’aria aperta.
Essere ottimisti. Fare pensieri positivi aiuta a ritagliarsi degli spazi di riflessione e a spostare l’attenzione su cosa desideriamo e sulle nostre capacità.
Prendersi delle pause frequenti di almeno 15 minuti ogni due ore per riattivare la circolazione e riposare gli occhi.
Niente tecnologia a letto. Non tenere in camera da letto né computer, né cellulare, né televisione, perché il cervello potrebbe smettere di associare quella stanza al momento del sonno, considerandola alla stregua di un “prolungamento” del salotto.
Tornare a scuola con gradualità. Dopo tre mesi di vacanza, per i bambini è ancora più importante tornare al ritmo della scuola gradualmente. Occorre dare al bambino il tempo di abituarsi alle lunghe ore che trascorrerà seduto.
Concedersi un weekend di relax. Finché il tempo lo consente, dedicare il fine settimana al relax e alla famiglia come se le vacanze non fossero ancora finite, per ricaricarsi e iniziare al meglio la nuova settimana.