Tutti in piedi, arriva lo standing desk

Dipendente alzati e lavora: volendo parafrasarla, è proprio così. Secondo uno studio appena pubblicato sul British Journal of Sports Medicine la salute per un mondo sempre più sedentario non passa per la corsetta al parco un paio di volte la settimana o per le puntate in palestra, ma dalla possibilità di lavorare in piedi. Abbandonando …

Bruneau

Dipendente alzati e lavora: volendo parafrasarla, è proprio così. Secondo uno studio appena pubblicato sul British Journal of Sports Medicine la salute per un mondo sempre più sedentario non passa per la corsetta al parco un paio di volte la settimana o per le puntate in palestra, ma dalla possibilità di lavorare in piedi. Abbandonando cioè la sedia per qualche ora al giorno e migrando verso il cosiddetto standing desk.


Secondo gli autori della ricerca a guadagnarci sarebbero tutti: i lavoratori, che migliorerebbero sensibilmente il proprio stato di salute; le casse pubbliche, che ridurrebbero i costi per la salute e l’assistenza sanitaria, e i datori di lavoro, che vedrebbero impennarsi la produttività.


Fatti due conti, e fossero vere le conclusioni della ricerca, potrebbe anche essere vero: per millenni abbiamo trascorso buona parte della nostra esistenza stando in piedi e camminando, e la sedentarietà è un concetto relativamente recente, così come il pendolarismo in auto o con i mezzi pubblici (e guarda caso andare in ufficio in bicicletta rende più felici visto che il viaggio verso il posto di lavoro è più stressante delle 8 ore in ufficio). E soprattutto, secondo i calcoli fatti, oggi il 75% delle mansioni lavorative sono svolte stando seduti.


C’è chi già si è portato avanti, come i soliti paesi del nord Europa dove addirittura il 90% dei lavoratori avrebbe accesso a questo genere di standing desk, ovvero postazioni di lavoro presso cui stare in piedi (e infatti i danesi sono i lavoratori più felici del mondo), e ci sono poi i soliti consigli di buon senso per combattere il lavoro sedentario, come quello di alzarsi e camminare nel corso di una telefonata, oppure recarsi direttamente presso la scrivania del collega anziché mandargli la solita mail, o ancora tenere le riunioni in piedi o passeggiando (il che ridurrebbe anche il tempo impiegato migliorando l’efficacia delle decisioni, come abbiamo già scritto qui) e facendo le scale anziché prendere l’ascensore.


Non credete che possa funzionare? Be’, pare che il premio Nobel per la letteratura Ernest Hemingway scrisse la maggior parte dei suoi romanzi in piedi