Chi è andato in un ufficio appena a nord delle Alpi se non addirittura nei paesi scandinavi l’avrà sicuramente notato: quasi tutti girano a piedi nudi e sotto le scrivanie ci sono sempre in bella vista sandali e calze antiscivolo. Ora, al netto che i sandali con le calze non si possono vedere, e che noi italiani (per senso del pudore o dell’innata eleganza, fate voi) non rinunceremmo mai alle nostre belle scarpe di stile, ci sono tuttavia abbastanza buoni motivi per mollare le scarpe fuori dalla porta dell’ufficio e passare le ore lavorative a piedi nudi (o con un paio di calze, se il clima lo richiede).
Le scarpe raccolgono batteri
Oltre 400mila, secondo uno studio dell’Università dell’Arizona. È vero che il nostro organismo è fatto per abituarsi ai batteri e contrastarli, ma i grandi uffici affollati potrebbero diventare una vera ‘bomba batteriologica’, soprattutto in inverno o nel centro delle grandi città. Senza arrivare ai casi più allarmanti, pensiamo solo a quando purtroppo pestiamo inavvertitamente le deiezioni degli animali.
Le scarpe raccolgono sostanze tossiche
Ne sono piene le nostre città. Non ci credete? Be’ quando andate nel giardinetto in pausa pranzo potreste fare il pieno di erbicidi che poi – come dimostrato da uno studio dell’Environmental Protection Agency americana – giorno dopo giorno trasportiamo in ufficio. Dove rimangono ad intossicare l’ambiente (in ogni caso è sempre bene avere qualche pianta che purifica l’aria accanto alla propria scrivania).
Le scarpe si sporcano
E lo sporco finisce inevitabilmente per annidarsi attorno alla nostra postazione di lavoro. Vero che poi qualcuno pulisce, ma spesso questo implica abuso di dtersivi e sostanze chimiche, e riparte il giro.
Camminare scalzi è salutare
Vero, le scarpe riparano i piedi, ma li costringono anche in una posizione che non è salutare: le dita restano immobili, schiacciate dalla tomaia, e si intorpidiscono. Camminare scalzi invece rinforza i muscoli dei piedi ed è un ottimo esercizio di fitness e relax in ufficio.