Ci sono ben 5 milioni di italiani che lavorano all’estero, un numero aumentato del 50% dall’inizio della crisi nel 2007 e composto per lo più da giovani dai 18 ai 35 anni anche se pure la fascia 35-49 è cresciuta notevolmente in questo periodo. Se loro ce l’hanno fatta, e se anche tu vuoi andare a lavorare all’estero, ecco 9 modi per trovare lavoro all’estero.
Consigli per trovare lavoro all’estero
Usa i motori di ricerca
Sì, sono i siti di annunci di lavoro ma la cosa importante da sapere è che ce ne sono alcuni che guardano al mercato globale del lavoro. Ovviamente devi avere le idee abbastanza chiare su cosa vuoi / puoi fare e su dove vuoi / puoi andare, come vedremo nei prossimi punti. Ma la cosa interessante da sapere è che all’estero questi motori di ricerca funzionano, e le aziende ti rispondo (se hai i requisiti, ovviamente).
Usa i social network
In primis Linkedin, che è il social network professionale per eccellenza: ti serve per mettere ordine a competenze ed eventuali esperienze di lavoro, a fare networking contattando direttamente i responsabili delle risorse umane delle aziende che ti interessano, a seguire gli annunci di lavoro (vedi punto sopra). Poi per alcune professioni creative anche un Instagram o un Facebook interessanti e originali possono aiutare.
Sfrutta la scuola
Ok, quello che aveva da insegnarti probabilmente l’ha già fatto, ma la scuola non smette di aiutarti non appena ne esci: le Università spesso hanno degli sportelli Career, o almeno delle bacheche dove si possono trovare annunci dall’estero, oppure possono aiutarti a trovare uno stage, in Italia ma anche all’estero.
Contatta le aziende italiane all’estero
Parlare italiano per la filiale estera di un’azienda italiana potrebbe essere un vantaggio: anziché passare dall’HR della sede italiana manda la tua candidatura direttamente alla sede estera. Se hai le competenze giuste il fatto di essere italiano potrebbe essere un punto di merito e di vantaggio.
Contatta direttamente le aziende estere
Non è facile né sicuro, ma: se hai delle competenze specifiche molto forti e comprovate; se parli la lingua locale (oltre ovviamente all’inglese, ormai dato per scontato); se hai già un po’ di esperienza nel settore; se conosci le realtà aziendali di quel determinato settore; allora rivolgerti direttamente alle aziende all’estero può essere una strada più rapida verso un’assunzione oltre frontiera.
Bussa direttamente alla porta
No, non partire allo sbaraglio, ma spesso capita durante le vacanze di vedere annunci di lavoro che sembrano fatti apposta per sé: le bacheche degli ostelli della gioventù ne sono spesso piene, i giornali locali idem, e le agenzie di lavoro pure. Serve intraprendenza e la voglia di andare a suonare il campanello direttamente: spesso i primi lavori come addetti alla ristorazione o nell’ospitalità, ma anche nella grande distribuzione o nell’agricoltura, si trovano proprio così. È anche questo un modo per cominciare.
Fai la tesi di laurea presso un’azienda all’estero
Questa è un’idea molto furba che bisogna preparare per tempo: costruire un percorso di studi per arrivare a fare la propria tesi di laurea presso un’azienda all’estero è il modo migliore per cominciare a uscire di casa, mettere piede in azienda, farsi conoscere, costruire un network di relazioni e, ragionevolmente, conquistarsi un contratto di lavoro.
Carica il CV sui siti di recruiting locali
Be’ sì, come esistono in Italia esistono anche all’estero: siti di recruiting specializzati sul mercato del lavoro domestico. Ovviamente serve un CV quantomeno in inglese ma meglio ancora nella lingua locale, e la disponibilità a sostenere un colloquio “virtuale”, per esempio una videochiamata online.
Vai a lavorare come ragazza/o alla pari
Sì, è un sistema che funziona ancora, fare qualche mese come ragazzo/a alla pari in una famiglia è un buon modo per perfezionare la lingua, accedere agli annunci “locali” (vedi sopra), conoscere persone che possono dare utili informazioni, fare networking, etc. Una estate lo si può fare, e sarà tempo ben speso in ogni caso.