Ecco perché fare sport influisce sul nostro lavoro

Ecco quali benefici può apportare lo sport alle performance lavorative. Fai abbastanza attività fisica? Ecco gli standard suggeriti dall'OMS.

Ecco perché fare sport influisce sul nostro lavoro

“Mens sana in corpore sano” recita un detto dell’autore latino Giovenale. In quel caso l’intento era di sottolineare l’importanza di ricercare una buona condizione fisica e mentale più che condizioni effimere come la ricchezza e la fama. Con un approccio meno manicheo, ci chiediamo: come si coniuga l’aspetto lavorativo, parte preponderante nella vita di tutti i giorni, con il benessere fisico e mentale? Perché è importante perseguire una corretta forma psico-fisica e che benefici ne può trarre il rendimento sul lavoro?

Oltre a seguire una corretta alimentazione, ci sono molte ragioni per tenersi attivi dal punto di vista fisico. Innanzitutto l’attività fisica, come evidenziato da diverse ricerche, riduce il rischio di sviluppare complicazioni cardiache, specie con l’avanzare dell’età, e di prevenire e controllare il diabete. Poi ci sono quei benefici legati alla forma fisica: tenersi in movimento consente di mantenere un peso adeguato, di abbassare la pressione del sangue e, come vedremo, di prevenire stati depressivi.
Vediamo perché è importante integrare le lunghe ore passate sulla poltrona del nostro ufficio con un po’ di sana attività fisica.

Benefici sul lavoro

ragazza con materassino

Uno studio della Loughborough University pubblicato di recente, ha messo in correlazione gli sport, specialmente quelli di squadra, con i benefici che questi generano a livello di individuo, gruppo e di organizzazione. È emerso che l’attività fisica produce effetti positivi sulla salute dell’individuo e, quando svolta a livello aziendale, permette di migliorare la qualità delle relazioni di gruppo e potenziare la coesione organizzativa.

Lo studio spiega che chi prende parte ad iniziative sportive migliora in modo significativo la forma del sistema cardio-respiratorio, la salute fisica, quella mentale (a livello comportamentale) e il benessere in generale.

L’università di Laughborough, rifacendosi anche ad uno studio dell’australiana Thøgersen-Ntoumani, trova evidenza che l’esercizio e l’attività fisica sono correlati sia direttamente che indirettamente con un elevato stato di benessere che si ripercuote positivamente su molti aspetti della vita del lavoratore (la ricerca aveva esaminato i partecipanti che per un certo periodo di tempo prendevano parte a iniziative sportive organizzate dall’impresa). L’esercizio fisico è quindi risultato correlato non solo ad un miglioramento delle performance individuali, ma anche di quelle di gruppo.

Lo sport ci aiuta a coltivare una salute mentale e fisica di qualità e ci permette oltretutto di catalizzare sensazioni positive che generano un circolo virtuoso: se stiamo meglio con noi stessi, possiamo relazionarci meglio anche con gli altri. In questo modo le relazioni migliori e l’attitudine positiva nutrono l’organizzazione e guidano verso un rinnovato senso di squadra, la condivisione dei valori che guidano il team, comunicazioni più efficaci e un clima positivo nei rapporti tra colleghi.

Svolgere attività fisica e migliorare quindi la propria salute, conduce logicamente a ridurre il rischio di ammalarsi e, quindi, di assenze forzate dal lavoro. Quando una mente sana è unita ad un corpo sano, migliorano le performance delle attività che svolgiamo quotidianamente comprese quelle lavorative. Se migliorano le performance, di conseguenza sappiamo bene che il raggiungimento di buoni risultati stimola il coinvolgimento e la soddisfazione.

Negli ultimi tempi le imprese si sono sempre più sensibilizzate alla questione del benessere mentale e fisico dei propri lavoratori. Le forme di sport di gruppo che vengono utilizzate maggiormente sono le camminate o escursioni (spesso in montagna), corsa (compresa la partecipazione a gare amatoriali) e il calcio. Seppure spesso siano iniziative con un livello di competizione amatoriale, permettono comunque di ricreare quel senso di squadra per cui si concorre uniti verso un obiettivo aiutandosi a vicenda per il raggiungimento del risultato finale.

Allenarsi al buon umore

ragazzo su cyclette

Uno studio realizzato dalla University of British Columbia su 86 donne tra i 70 e gli 80 anni, con deterioramento cognitive lieve, sottoposte a 6 mesi di training, due volte la settimana, ha permesso agli studiosi di evidenziare che un regolare esercizio aerobico è correlato ad un aumento della dimensione dell’ippocampo, quella parte del cervello coinvolta in processi di memoria e apprendimento.

Diversi studi hanno inoltre dimostrato che altre parti del nostro cervello che attengono al controllo della memoria e del pensiero, come la corteccia prefrontale e la corteccia temporale mediale, hanno anch’esse dimensioni maggiori nelle persone che conducono uno stile di vita che comprende lo svolgimento di esercizi fisici.

L’esercizio fisico permette di ridurre l’insulino-resistenza e quindi, come dicevamo, di prevenire forme diabetiche. Inoltre stimola il rilascio dei cosiddetti fattori di crescita – quelle proteine che agiscono positivamente sulla salute cellulare, i vasi sanguigni del nostro cervello e sulla salute delle cellule, comprese quelle cerebrali.

Oltre a tutti questi benefici, sappiamo che l’attività fisica contribuisce a migliorare il sonno, a ridurre lo stress e persino a prevenire forme depressive. Il Black Dog Institute, uno dei più importanti centri per lo studio dei disturbi dell’umore, ha messo in luce che l’esercizio fisico è un importante rimedio alla depressione. L’Istituto di ricerca ha anche stilato una breve lista di consigli per promuovere l’attività fisica come cura della salute mentale:

  1. Inizia ponendoti degli obiettivi su piccolo scala, che siano realistici e raggiungibili e aumentali gradualmente. Decidi quanto tempo devi dedicare giornalmente all’esercizio fisico e attieniti al piano.
  2. Trova il momento della giornata più adatto a te. Cerca di non trovare scuse per saltare la sessione quotidiana: a volte occorre sforzarsi e imporsi di svolgere un po’ di movimento, anche una breve sessione di attività fisica può avere un grande beneficio sull’umore e ridurre lo stress.
  3. Scegli l’attività fisica che svolgi più volentieri. Ognuno di noi, infatti, può trovare stimolanti tipi di sport diversi: dalla corsa alle camminate, dal nuoto all’acqua gym o il pilates. Anche 10 minuti di esercizio giornaliero aiutano a mantenere una forma mentale e fisica sana.
  4. È importante focalizzarsi si miglioramenti graduali e sentirsi gratificati anche quando un piccolo obiettivo è stato raggiunto. Un trucco, in questo senso, è di condividere il piccolo traguardo con qualcuno che possa apprezzare e festeggiare tale successo insieme a te.
  5. Allenarsi con amici e colleghi è un ottimo modo per socializzare e motivarsi. Praticare attività fisica con i colleghi permette di creare coesione, di educare ad un sano sacrificio e al lavoro di squadra per il raggiungimento degli obiettivi.

Quanto devo allenarmi?

L’organizzazione mondiale della sanità ha un ruolo importante nel promuovere la salute mentale e fisica. Essendo una delle voci più autorevoli in questo campo, interviene spesso con dei suggerimenti e dei vademecum che aiutano a seguire uno stile di vita sano. In particolare ci ricorda che:

  • La carenza di attività fisica è direttamente collegata a patologie che afferiscono al sistema cardiovascolare, al diabete e a disturbi dell’umore;
  • Si stima che a livello globale, un adulto su quattro non svolge sufficiente attività fisica;
  • Oltre l’80% dei ragazzi in età adolescenziale nel mondo non svolge sufficiente attività fisica;
  • L’obiettivo dei paesi aderenti all’organizzazione è di ridurre i casi di insufficiente attività fisica del 10% entro il 2025.

Arrivato a questo punto, ti starai chiedendo come si può mantenere il livello di attività fisica raccomandata o se sarà necessario prendere parte a tutte le prossime maratone o competizioni sportive per seguire i consigli degli esperti.

La stessa organizzazione mondiale della sanità ha indicato quali siano, per ogni fascia d’età, i livelli di attività fisica raccomandati:

  • Per bambini e adolescenti tra I 5 e 17 anni:
    L’attività raccomandata dovrebbe essere di almeno 60 minuti ogni giorno con livello di intensità moderata o intensa.
    Oltre i 60 minuti di attività fisica si avranno ulteriori benefici per la salute.
    Si dovrebbero includere quelle attività che rafforzano l’ossatura e la muscolatura e avere una frequenza di 3 volte per settimana.
  • Adulti tra I 18 e I 64 anni:
    Almeno 150 minuti di attività fisica moderata o intensa durante la settimana o almeno 75 minuti di attività fisica intensa sempre durante una settimana.
    Aumentando l’attività a 300 minuti a settimana si ottengono ulteriori benefici fisici.
    È consigliabile svolgere attività che mirano a rafforzare la muscolatura con una frequenza di due o più volte la settimana.
  • Adulti sopra I 65 anni:
    Anche in questo caso, si consigliano 150 minuti di attività fisica moderata o intensa durante la settimana o almeno 75 minuti di attività fisica intensa sempre durante una settimana.
    Aumentando l’attività a 300 minuti a settimana si ottengono ulteriori benefici fisici.
    È consigliabile, soprattutto in questa fascia d’età, svolgere attività che mirano a rafforzare la muscolatura con una frequenza di due o più volte la settimana.
    Chi soffre di mobilità ridotta può beneficiare di attività fisiche che potenzino l’equilibrio e aiutino a prevenire le cadute.

Fonti:
www.blackdoginstitute.org.au
www.who.int
www.lboro.ac.uk