Boomers at work e il mondo del lavoro intergenerazionale
Almeno 4 generazioni diverse convivono oggi negli stessi uffici e nelle stesse fabbriche. Con valori, priorità e obiettivi ben diversi.
Il mondo del lavoro intergenerazionale non è mai stato così profondo come oggi: con l'arrivo della Gen Z, i post-millenials nati dopo il 1996, negli uffici e nelle fabbriche non è improbabile trovare 4 generazioni a confronto. Ed esclusi i casi rari e limite di imprenditori nati prima della Seconda Guerra Mondiale e appartenenti alla Silent Generation dei Traditionalists, al vertice della piramide anagrafica ci sono i Boomer. Uomini e donne nati tra il 1946 e il 1964, quasi sull'uscio della propria carriera professionale e però, per molti aspetti, ancora centrali nelle dinamiche dei team.
Capire i Boomers sul posto di lavoro
Negli uffici del personale e tra gli esperti di HR il tema è forte: Boomers, Gen X, Gen Y e Gen Z sono guidati da valori, principi e priorità ben diversi. E volendo semplificare molto il tema per disegnare un quadro generale, se le generazioni successive hanno principamente messo al centro l'equilibrio tra vita e lavoro, i Boomers continuano a essere gerarchici, competitivi, individualisti e in qualche modo stacanovisti.
Quali sono allora le caratteristiche che definiscono i Boomers at work? E come queste possono entrare in conflitto con le generazioni successive? E come invece integrarsi per creare valore aggiunto?
Presenza e visibilità sul luogo di lavoro
I primi ad arrivare, gli ultimi a uscire, il face-time come credo professionale, l'abnegazione del fare ciò che si deve anche oltre l'orario di lavoro, sacrificando tutto il resto. I Boomers sono nati in un mondo in cui il lavoro significava soprattutto un posto e un luogo. Tutto ha cominciato a cambiare con l'avvento di Internet, ma la pandemia, lo smart working e le call sono stati un vero terremoto per i principi di una vita e una carriera.
Individualisti e autosufficienti
È la generazione dei self made man, di chi è nato in un mondo che offriva poco e di chi, dai giochi al lavoro, si è inventato il proprio mondo. Spesso la risposta a una richiesta di aiuto è che ci pensano loro, con poca delega e poche spiegazioni, e in questo sono molto simili alla Gen X, quella dei "Latch Key Kids" che tornava a casa da scuola con le chiavi di casa in tasca e doveva organizzarsi per il pranzo e i compiti da fare. Ma in un mondo sempre più circolare e compartecipativo, Gen Y e Gen Z hanno un approccio totalmente opposto alle dinamiche collaborative.
Decision making
Individualismo, autosufficienza ed esperienza hanno consolidato - o esasperato - il decision making. L'uomo solo al comando ha funzionato benissimo negli anni del boom economico e degli imprenditori che si erano fatti dal nulla, ma oggi in molte realtà può diventare anche un limite all'innovazione e alla competitività. Oltre che un ostacolo all'attrazione dei talenti.
Esperienza significa Autorità
La conseguenza del punto precedente. I Boomers sono nati e cresciuti in un mondo in cui l'esperienza significava automaticamente autorità. Ma in un contesto globale che corre velocissimo come non mai dal punto di vista del progresso tecnico e tecnologico, non è detto che l'esperienza pregressa sia ancora sufficiente a prendere le giuste decisioni. E se questo non si accompagna a una delega dell'autorità le cose possono complicarsi notevolmente.
Competitivi
I Boomers son chiamati così perché rappresentano tanto il boom economico quanto quello demografico. La numerosa popolazione di coorte li ha resi competitivi oltre misura, nonché per la gran parte fedeli all'azienda. Scalare le posizioni gerarchiche, fare carriera, sgomitare è stata la ragione di vita della generazione uscita dalla Guerra, ma non necessariamente né principalmente lo è per quelle successive.
Definiti dal lavoro
In poche parole: sono ciò che faccio. È la somma e sintesi di tutti i punti precedenti: una vita intera passata nella stessa azienda, scalando una posizione dietro l'altra, rimboccandosi le maniche e conquistandosi da soli ogni successo professionale ha finito per molti Boomers con il sovrapporre la job description alla personalità. E davanti alle richieste di flessibuilità e work-life balance delle generazioni successive non c'è nulla che possa andare più in contrasto di questo.