Decidere la posizione delle luci in un ufficio non è solo una scelta estetica: le luci artificiali di uno spazio di lavoro possono influire anche notevolmente sulla qualità dell’ambiente e sulla salute dei lavoratori, soprattutto se si tratta di uffici in cui si passano molte ore al giorno davanti agli schermi dei computer.
Inoltre la scelta e la disposizione delle fonti luminose all’interno degli spazi di lavoro può incidere anche sui costi energetici: se infatti per le abitazioni residenziali l’illuminazione incide normalmente per il 15% della bolletta elettrica, per negozi e uffici la percentuale può superare tranquillamente il 20%. Ecco perché pensare con cura alla disposizione e alla potenza delle luci non è un dettaglio da sottovalutare.
Intanto, come regola generale, un ambiente di lavoro dovrebbe essere illuminato sia da luce naturale che da luce artificiale: la legge infatti stabilisce per motivi di salute e benessere sul posto di lavoro valori minimi e massimi di illuminamento tali da presupporre che gli utilizzatori saranno mediamente soddisfatti delle condizioni di illuminamento. Per esempio se negli ambienti di lavoro utilizzati saltuariamente o semplicemente di passaggio possono bastare dai 100 ai 200 lux, per ambienti in cui si lavora costantemente a monitor sono necessari dai 300 ai 750 lux (e per compiti particolarmente impegnativi si può arrivare anche 1500 lux di media).
Valutati i valori medi di illuminamento occorre poi valutare gli angoli attraverso i quali la luce impatta con gli occhi di chi vi lavora, con le superfici dei mobili o delle pareti (che potrebbero essere lucide e causare effetti di rifrazione) e con gli eventuali dispositivi elettronici e digitali retroilluminati. Tutti questi accorgimenti, che dipendono sempre dalle caratteristiche dell’ambiente, sono utili per evitare un eccessivo affaticamento agli occhi: qui trovate i consigli per evitare gli occhi stanchi e disporre al meglio le fonti luminose in ufficio.
C’è poi da considerare che le luci artificiali di un ufficio rimangono accese per molte ore al giorno, in estate come in inverno, e per questo motivo devono avere caratteristiche di bassi consumi e tonalità di colore calde o neutre (mai fredde: si raccomanda infatti temperatura di colore non superiori a 3-4.000 K).
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