Mettere in ordine l’ufficio è un po’ come la tela di Penelope: ciò che si riesce a fare di giorno sembra disfarsi la notte, e la scrivania non è mai davvero in ordine come vorremmo. Siamo da poco tornati dalle vacanze, l’ufficio era perfetto, pulito, con tutti i documenti in ordine e le scrivanie sgombre, come è giusto lasciarlo prima di assentarsi per qualche giorno, ma poi dopo una settimana è di nuovo tornato il solito caos. Caos che diminuisce la produttività (quanto tempo si perde a cercare fogli, faldoni e cartellette finite chissà dove?) e rende meno gradevoli le ore passate sul luogo di lavoro.
Certo, ci sarà sempre qualcuno che sostiene che il caos e il disordine sono creativi, ma a meno che non si lavori in un ambito davvero creativo, un po’ di ordine aiuta a vivere meglio le giornate in ufficio (e poi c’è sempre chi sostiene che i disordinati sono inaffidabili…).
Ma come fare a mentenere in ordine l’ufficio? Si può provare il metodo (infallibile) di Marie Kondo, quello giapponese delle 5S, o più semplicemente provare a rendere il nostro spazio di lavoro bello, gradevole e famigliare ai propri occhi.
Dal punto di vista pratico i consigli si sprecano, come questi. Ma poi si può acquistare qualche quadro o pannello decorativo, sostituendo la vecchia scomoda sedia con una ergonomica e dai colori che mettono il buon umore, procurandosi un deodorante per ambiente o allestendo un piccolo corner per le brevi pause tra un impegno e l’altro.
Detto dell’hardware, si può fare qualcosa anche per il software: per esempio isolandosi dal rumore ascoltando della musica direttamente dal computer, oppure prendendo piccole pause per fare qualche facile esercizio di allungamento che migliora la postura e scaccia lo stress.
Insomma, prendersi cura di sé e dell’ambiente di lavoro è il modo migliore per evitare che il caos abbia il sopravvento e trasformare l’ufficio in un posto gradevole, ordinato ed efficiente.