Come usare gli evidenziatori per studiare: la guida completa

Dentro ogni zaino o cartella di studenti di ogni età ci sono sicuramente degli evidenziatori. E siamo tutti d’accordo nel considerarli degli strumenti di studio molto diffusi. Con un semplice tratto di colore, è possibile mettere in risalto concetti chiave e facilitare il ripasso. Tuttavia, molti studenti li impiegano in modo eccessivo o disorganizzato, colorando intere pagine senza un criterio preciso, non arrivando ai risultati sperati. Questo approccio infatti, anziché agevolare lo studio, rischia di creare confusione e rendere più difficile distinguere le informazioni essenziali da quelle secondarie.


Uno degli errori più comuni è evidenziare quasi tutto il testo, senza una selezione attenta delle parti più rilevanti. In questo modo, il cervello non riceve segnali visivi chiari su cosa sia davvero importante, riducendo l’efficacia della memorizzazione. Anche l’uso casuale dei colori può essere controproducente: assegnare tonalità diverse senza una logica chiara può complicare il ripasso e rendere più difficile l’associazione tra i concetti.

Per evitare questi problemi e sfruttare al meglio il potenziale degli evidenziatori come strumenti di studio, una delle tecniche più efficaci è il color coding, un metodo che permette di organizzare le informazioni visivamente e migliorare la memorizzazione.

Il metodo del Color Coding

Il color coding è una strategia di studio che prevede l’assegnazione di colori specifici a diverse categorie di informazioni. Questo sistema aiuta a creare un ordine visivo chiaro e strutturato, facilitando la comprensione dei contenuti, la loro elaborazione e il ripasso.

Per applicare correttamente il color coding, è importante scegliere una palette di colori coerente. Un metodo efficace e molto diffuso consiste nell’assegnare:

  • il giallo ai concetti chiave,
  • il blu alle definizioni,
  • il verde agli esempi,
  • il rosa a date e nomi importanti.

Utilizzando sempre la stessa associazione, il cervello sarà in grado di riconoscere rapidamente le informazioni fondamentali e recuperarle più facilmente durante lo studio o l’interrogazione.

Il color coding offre diversi vantaggi. Innanzitutto, migliora la memoria, perché la suddivisione cromatica aiuta a organizzare e fissare meglio le informazioni. Inoltre, facilita l’organizzazione del materiale di studio, rendendo il ripasso più veloce ed efficace. Un sistema di evidenziazione ben strutturato aiuta anche a mantenere alta la concentrazione e a ridurre lo stress, poiché permette di affrontare lo studio con maggiore chiarezza e metodo.

Per ottenere il massimo da questa tecnica, è consigliabile non esagerare con il numero di colori. Un errore frequente è quello di utilizzare troppe tonalità, creando un effetto confuso e poco funzionale. Un metodo consigliato è il cosiddetto “3+1”, che prevede l’uso di tre colori principali per i concetti fondamentali e un colore aggiuntivo per dettagli o approfondimenti. In questo modo, si mantiene una chiarezza visiva senza sovraccaricare la pagina di informazioni.

Come evidenziare un testo in modo efficace

Una volta scelto il sistema di color coding, è importante applicarlo correttamente al momento di evidenziare un testo. Il primo passo è fare una lettura preliminare per comprendere bene il contenuto. Solo dopo aver individuato i concetti più importanti si può iniziare a usare gli evidenziatori.

È fondamentale limitarsi a sottolineare solo le parole chiave e non intere frasi. Se si evidenzia troppo, si perde il vantaggio visivo dell’evidenziazione. Un altro aspetto da considerare è la coerenza: il sistema di colori scelto deve essere mantenuto in tutti i materiali di studio, in modo che il cervello possa riconoscere immediatamente le categorie di informazioni.

Un’altra strategia utile è abbinare l’evidenziazione alla presa di appunti. Oltre a sottolineare i concetti principali nel testo, può essere utile scrivere brevi riassunti o schemi a margine, utilizzando gli stessi colori. Questo aiuta a collegare meglio le informazioni e a memorizzarle più facilmente.

Infine, un buon metodo per consolidare quanto studiato è rivedere le parti evidenziate a distanza di qualche giorno, cercando di ripetere le informazioni senza guardare il testo. Questo tipo di ripasso attivo aiuta a fissare meglio i concetti e a migliorare la ritenzione a lungo termine.

Conclusioni

Gli evidenziatori possono essere strumenti estremamente utili per lo studio, ma solo se usati con metodo e consapevolezza. Il color coding permette di organizzare le informazioni in modo chiaro, migliorare la memorizzazione e rendere il ripasso più efficace.

Evidenziare tutto il testo o usare troppi colori senza criterio può essere controproducente. È importante selezionare con attenzione le parti da evidenziare e mantenere coerenza nel sistema di colori utilizzato. Inoltre, abbinare l’evidenziazione alla presa di appunti e al ripasso attivo permette di sfruttare al massimo il potenziale di questa tecnica.

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