Sì son comodi e molto estivi ma tutto ciò che lascia scoperte spalle e schiena, benché magari già abbronzate, è off limits: in primis perché dall’altra parte del monitor si ha l’impressione di avere di fronte una donna nuda e poi perché non sono affatto pratici, per esempio quando si tratta di prendere quel raccoglitore all’ultimo scaffale in alto.
Prendisole e caftani
Bellissimi sul lungo mare, da segno X in città e soprattutto in ufficio: non è tanto una questione estetico (anche, ma non solo) quanto di messaggio e opportunità: non state andando all’aperitivo in spiaggia ma a timbrare il cartellino.
Shorts e microgonne
Anche ci va molto fiera, e giustamente, delle proprie gambe, dovrebbe evitare shorts e microgonne che fanno adolescente in vacanza scolastica o comunque località balneare: la misura corretta è sempre e comunque la ginocchio, e non sono affatto quei pochi centimetri a fare la differenza in fatto di caldo percepito.
Canottiere
in ogni loro forma possibile e immaginabile: vale il discorso degli strapless, per questioni pratiche ed estetiche, e comunque la canottiera al lavoro la indossano solo i bagnini.
Infradito e ciabatte
Sì, il piede deve respirare e sì, si può calzare qualcosa che lo lascia libero. Ma no, le infradito e le ciabatte da mare no: non state ciabattando dalla spiaggia all’hotel delle vacanze…
Zatteroni di sughero
In generale sandali aperti e zatteroni in sughero troppo alti non sarebbero da indossare in ufficio, soprattutto in posizioni apicali e manageriali, soprattutto in occasione di incontri professionali. Poi se il dresso code dell’ufficio è più rilassato della media, ok, ma a condizione di una pedicure impeccabile.
Lino bianco
Sì, il lino è il tessuto fresco per eccellenza ed è un must have per l’estate. Attenzione però al bianco e alle trasparenze. Un buon capo da ufficio in lino bianco dovrebbe essere foderato nei punti strategici…