Chi per scelta, chi per necessità, ci sono un sacco di persone che si definiscono polilavoratori. Cioè che hanno più di un lavoro a tempo pieno
Sempre più persone si trovano a fare più lavori contemporaneamente. Chi per bisogno economico, chi per altre motivazioni legate alla propria crescita personale, ci sono sempre più professionisti impegnati in più lavori a tempo pieno. Che è cosa diversa da quella degli slash worker che affiancano lavori diversi, spesso inconciliabili, in modo agile, nomade e flessibile.
Qui parliamo proprio di polywork, cioè di più di un lavoro a tempo pieno o quasi. Il che potrebbe avere notevoli ripercussioni sulla qualità del lavoro, sulla salute personale, sulle relazioni di lavoro e quelle extra-lavoro. Da cui la necessità di fare alcune considerazioni sul fare più lavori contemporaneamente.
Secondo i sondaggi è la generazione Z è la più propensa a svolgere più di un lavoro a tempo pieno, prevalentemente freelance all'inizio della propria carriera, prevalentemente nei settori tech, marketing e finanza. Alcuni lo fanno per sbarcare il lunario, altri invece perché hanno deciso di dedicare alcuni anni della propria vita a non perdere occasioni di collaborazioni professionali e a crescere come professionisti.
Ovviamente tutto questo è reso possibile dalla tecnologia che consente di lavorare da qualsiasi luogo con clienti su scala globale.
Avere più di un lavoro a tempo pieno presenta alcuni vantaggi, ma anche delle sfide e qualche prezzo da pagare. Per questo motivo, se si decide di farlo, è bene avere un'idea chiara di ciò che ci si può aspettare.
La prima considerazione riguarda obiettivi ed esigenze. Considerate il motivo per cui volete fare più lavori a tempo pieno e se avrete l'energia per farlo. Dai sondaggi, le persone dichiarano di apprezzare il polilavoro per la flessibilità (59%), il reddito aggiuntivo (50%), la libertà (50%), l'energia (37%) e perché è uno sfogo creativo (24%).
Se avete tempo ed energia, il polilavoro può fare al caso vostro. Se amate la varietà, i ritmi serrati e il brivido di destreggiarvi tra molte responsabilità, allora è perfetto. Ma fate attenzione a non esagerare.
Se state passando da un'esperienza positiva e stimolante a un ritmo frenetico di corsa da una cosa all'altra, potrebbe essere una buona idea fare un passo indietro, riorganizzarsi e rivalutare se state ottenendo ciò di cui avete bisogno rispetto all'energia che state spendendo.
Considerate anche la vostra sfera personale. Se fate un altro lavoro a tempo pieno perché vi piace il ritmo, ma non avete tempo per la famiglia, gli amici o la vostra comunità, forse state compromettendo la vostra realizzazione. La connessione con gli altri, lo spazio per rilassarsi e il volontariato nella comunità sono tutti fattori correlati alla felicità.
Un altro lavoro a tempo pieno può fornirvi le risorse extra per fare una vacanza con la famiglia, ma se non vi vedranno mai a cena, potrebbe non valerne la pena. Il polilavoro può farvi guadagnare l'ammirazione degli amici che apprezzano la vostra ambizione o la vostra crescita, ma se non hanno mai l'opportunità di chiacchierare con voi davanti a un caffè, potreste compromettere i rapporti.
Anche la salute mentale è un aspetto da tenere in considerazione. Nel sondaggio, confrontando i polilavoratori con coloro che svolgono un solo lavoro, è emerso che è più probabile che si sentano esauriti e stressati. E avevano anche meno probabilità di sentirsi ispirati.
Avere una vita piena e un lavoro significativo è collegato alla gioia ed è importante potersi concentrare sulle cose che si apprezzano. Assicuratevi di potervi impegnare davvero nel lavoro che fate e di avere il tempo per dare il meglio di voi stessi.
Troppe responsabilità possono creare situazioni di affanno: non si ha mai la sensazione di avere abbastanza tempo per fare le cose al meglio. E possono creare approcci superficiali: si sfiora la superficie, non si impara in profondità, si evita di migliorare il proprio lavoro e non si riesce a entrare in contatto con le persone.
Oltre a ciò che ricevete dal modello di lavoro che avete scelto, dovete anche pensare a ciò che date. Quando si ottengono buone prestazioni e ci si sente a proprio agio con i propri contributi, questi sono una fonte di felicità, quindi le prestazioni vanno a vantaggio non solo dell'organizzazione, ma anche di voi stessi.
Nei sondaggi, le persone con più lavori a tempo pieno avevano meno probabilità di sentirsi produttive, meno probabilità di sentirsi dedicate al proprio lavoro e più probabilità di desiderare un lavoro diverso (leggi: insoddisfatte del proprio lavoro).
La vostra performance è il vostro marchio. Vi dà un senso di stima ed è fondamentale per la vostra credibilità, il vostro contributo e l'avanzamento di carriera. Cercare di fare troppe cose può causare il deterioramento di una qualsiasi di esse, quindi è saggio essere selettivi nel modo in cui investite voi stessi, assicurandovi di poter ottenere buone prestazioni in qualsiasi cosa stiate facendo.
Anche l'integrità è un elemento critico. Se fate più di un lavoro a tempo pieno, dovrete essere aperti con il vostro datore di lavoro. Siate trasparenti sui vostri orari, in modo che i membri del team sappiano quando possono raggiungervi, e rassicurate il vostro datore di lavoro che non state lavorando per un concorrente.