I 5 motivi per cui i danesi sono gli impiegati più felici del mondo

Che i popoli del nord-europa appaiano sempre felici è ormai quasi un cliché, ma quando un sondaggio condotto da Gallup certifica che i danesi non sono felici solo nelle immagini promozionali del loro paese ma anche quando lavorano (solo il 10% si sentirebbe emotivamente indifferente rispetto a quello che sta facendo di lavoro) significa che …

I 5 motivi per cui i danesi sono gli impiegati più felici del mondo

Che i popoli del nord-europa appaiano sempre felici è ormai quasi un cliché, ma quando un sondaggio condotto da Gallup certifica che i danesi non sono felici solo nelle immagini promozionali del loro paese ma anche quando lavorano (solo il 10% si sentirebbe emotivamente indifferente rispetto a quello che sta facendo di lavoro) significa che c’è del vero.

E allora il sito Fast Company ha voluto vederci chiaro e capire come mai i danesi sono così felici (così più felici) degli altri lavoratori. E ha trovato almeno 5 buoni motivi.

1. Lavorare il giusto

Parliamo di circa 1500 ore di lavoro l’anno. Ovvero in soldoni lasciare l’ufficio a un orario ragionevole, avere dalle 5 alle 6 settimane di vacanza e in definitiva del tempo per il giusto equilibrio tra vita professionale e vita privata. Insomma, una persona felice e serena è un lavoratore più motivato e soddisfatto.

2. Lower power distance

Il concetto di “Power distance” è stato elaborato da un sociologo olandese secondo il quale uno stile manageriale impositivo crea distanza dal potere, mentre uno stile manageriale inclusivo la riduce. Per capirci, laddove esiste grande distanza dal potere – per esempio negli USA – i compiti assegnati sono ordini, e vanno eseguiti senza autonomia; in Danimarca i compiti assegnati sono obiettivi, e i lavoratori li devono portare a termine in autonomia.

3. Stato sociale

Il mito dei paesi nordici, dove perdere il lavoro non è la fine del mondo: perché c’è un salario sociale che arriva al 90% del salario perso, per due anni; perché perdere il lavoro non significa perdere altre garanzie sociali; perché questo permette di avere coraggio nel lasciare lavori che non soddisfano e cercare quello in cui ci si sente davvero motivati.

4. Formazione continua

Sì, l’educazione a lungo termine è un altro must danese fin dall’Ottocento, e sono tutti d’accordo: governo, sindacati, imprese, lavoratori. Questo permette di avere un mercato del lavoro attivo e aperto, e lavoratori con più chance di ricollocarsi. Funziona perché la Danimarca spende più di ogni altro paese per mantenerlo attivo. Semplice no?

5. Arbejdsglæde

No, non è un arrore di battitura, ma un termine che esiste solo in danese (e nelle altre lingue scandinave): Arbejde significa lavoro e glæde significa felicità. Ovvero: felicità al lavoro. Ovvero: il lavoro non è uno strumento per essere pagati, ma parte della realizzazione di se stessi. E realizzando se stessi, si realizzano anche gli obiettivi di business dell’azienda.