Anche in ufficio è obbligo di legge fare la raccolta differenziata: ecco alcuni consigli per facilitare il compito ai dipendenti ed evitare errori
La raccolta differenziata è obbligo di legge dal 2015, quando è entrato in vigore il decreto legislativo n. 205/2010 che recepiva la direttiva 2008/98/Ce e che sostanzialmente obbliga privati cittadini e aziende, dagli uffici a ogni altra realtà economica e produttiva, a effettuare la raccolta differenziata almeno per i seguenti rifiuti: carta, metalli, plastica e vetro.
Se la raccolta differenziata è un obbligo per legge nazionale poi tocca ai singoli comuni predisporre le modalità di conferimento e raccolta delle diverse tipologie di rifiuti differenziati e riciclabili. Tuttavia, la cosa importante da sapere, non solo per privati cittadini e condomini ma anche per uffici e aziende, è che esistono sanzioni non solo nel caso di comportamenti volutamente elusivi, come l’abbandono della spazzatura per strada o in luoghi non deputati, ma anche per errori incolpevoli come quelli dovuti a distrazione, che vanno dalla mancata separazione delle diverse frazioni (per esempio la carta insieme alla plastica) alla violazione delle disposizioni comunali in fatto di esposizione dei rifiuti, per esempio il rispetto degli orari.
Al netto della differente sensibilità personale, un ufficio ecosostenibile è possibile ed è importante sapere come fare la raccolta differenziata in ufficio per evitare errori e disattenzioni non volute. Sensibilizzare i dipendenti alla dovuta attenzione nel separare carta, plastica, vetro, imballaggi e altri materiali multileggeri come il tetrapack degli snack o delle bibite del distributore automatico è senza dubbio utile e importante, ma altrettanto lo è predisporre strumenti e modalità tali da evitare errori, e conseguenti sanzioni, per l’azienda.
Ci sono senza dubbio alcune buone pratiche, che costano giusto l’attenzione necessaria, per differenziare i rifiuti anche nelle attività produttive o nei servizi, come questi 8 consigli per fare la raccolta differenziata in ufficio:
Per separare davvero i diversi tipi di rifiuti che si possono produrre in un ufficio è importante non solo sensibilizzare i collaboratori al valore, economico e ambientale, di questa abitudine ma anche facilitare la raccolta differenziata dei dipendenti predisponendo contenitori di piccole dimensionicome questi, a portata di mano o comunque in punti di raccolta facilmente accessibili o di passaggio.
Per esempio, per ogni gruppo di scrivanie, in un ufficio open space ma anche in quelli tradizionali con stanze individuali, si possono predisporre gruppi di contenitori per la differenziatacome questi, da svuotare quotidianamente, caratterizzati da colori diversi e con loghi facilmente comprensibili per rendere automatico il gesto di separare i rifiuti ed evitare errori.
Anche la zona break, dove si trova la macchinetta del caffè, può essere un punto strategico in cui posizionare i bidoni per la raccolta separata dei rifiuti come questi, e senza dubbio è da predisporre un contenitore per la carta nella zona delle stampanti e fotocopiatrici dove più che altrove e più spesso si maneggiano i fogli stampati.
Se poi l’ufficio dispone di una piccola cucina o area pranzo dove i dipendenti possono mangiare, cosa che accade ormai sempre più nei piccoli uffici, si può pensare di predisporre anche un bidoncino dell’umido, per i residui del pasto, oltre che quelli eventuali per l’alluminio, il tetrapack e la plastica, per esempio di posate, piatti e bicchieri.