Il lavoro Part-Time è in crescita in tutta Europa. Secondo i dati Eurostat i lavoratori a tempo parziale sono passati dal 15% del 2002 al 19% del 2017. E le conseguenze della pandemia potrebbero presto far lievitare questa percentuale, perché numerose legislazioni del lavoro concedono ai lavoratori di richiedere questa riduzione di orario e perché …
Il lavoro Part-Time è in crescita in tutta Europa. Secondo i dati Eurostat i lavoratori a tempo parziale sono passati dal 15% del 2002 al 19% del 2017. E le conseguenze della pandemia potrebbero presto far lievitare questa percentuale, perché numerose legislazioni del lavoro concedono ai lavoratori di richiedere questa riduzione di orario e perché è in atto una vera e propria “Great Resignation” con sempre più persone che stanno dando le dimissioni.
C’è da dire che – soprattutto in Italia – le aziende non amano il part-time. E non è una questione affettiva: secondo numerosi studi il lavoro part-time è meno produttivo ed è pagato di più, e impiegare lavoratori part-time aumenta i costi fissi del lavoro, cioè quelli non legati al numero di ore lavorate ma al numero di lavoratori.
Tuttavia mettendosi dalla parte dei lavoratori sono altri i pro e contro del lavoro part-time da mettere sui piatti della bilancia.
Tra i vantaggi sicuramente vanno annoverati:
1. Work-life balance: più tempo a disposizione, per sé e/o per la famiglia 2. Possibilità di affiancare studio e lavoro 3. Meno stress
Tra gli svantaggi si possono elencare:
1. Stipendio più basso: lavorando meno ore è inevitabile 2. Meno prospettive di carriera: vuoi per la minor disponibilità di tempo, vuoi perché “Vivendo” meno le dinamiche d’ufficio si creano meno occasioni di promozione 3. Contribuzione pensionistica inferiore