Dicono che arriveranno 20 milioni di visitatori in 6 mesi. Dicono che ci saranno punte di 160mila presenza al giorno. Tutti prevedono che Milano, nel corso di Expo2015, sarà ancora più caotica e congestionata di quanto già normalmente non sia. E allora SmartforExpo e Comune di Milano hanno pensato di prorogare e allungare per 6 mesi la Giornata del Lavoro Agile che già aveva coinvolto 144 aziende (+40% rispetto a un anno fa), 300 uffici e oltre 8.200 lavoratori (ne scrive Il Sole 24 Ore).
Obiettivo: meno spese, meno traffico, meno stress e più produttività. Ovvero smart working. Del resto i numeri della Giornata del Lavoro Agile sono già stati quantificati: recupero dell’equivalente di 324 giornate di ufficio e produttività aumentata del 20%. Proiettati su Expo questi numeri permetterebbero di risparmiare 32 tonnellate di CO2, decongestionare il traffico, ridurre i costi per gli uffici (dal 20% al 30%) e dei tassi di assenteismo (fino al 50%).
Il tutto purché si raggiunga l’obiettivo di far lavorare in modo smart (da casa, o in spazi pubblici) il 10% della popolazione aziendale per almeno 2 giorni al mese. Insomma, il work life balance potrebbe essere lo strumento per vivere e lavorare meglio a Milano durante i giorni di Expo2015. Funzionerà?