Il mal di testa da ufficio colpisce 4 lavoratori su 5 per 7 giorni di assenza dal lavoro al mese: ecco cause e rimedi contro la cefalea tensiva
Il mal di testa da ufficio è una patologia molto più diffusa di quanto già si possa immaginare: per molti lavorare fa venire il mal di testa e in effetti emicrania e cefalea sono le malattie del XXI secolo. In Europa soffre di mal di testa da ufficio il 6% degli uomini e il 20% delle donne, per lo più lavoratori e lavoratrici tra i 25 e i 55 anni di età. Un problema per le persone ma anche per le aziende, se è vero che il 15% delle assenze dal lavoro è causato proprio dal mal di testa, la cui forma più diffusa è la cefalea tensiva, appunto il mal di testa da ufficio.
Due sono le cause del mal di testa da ufficio: posture scorrette alla scrivania o aria viziata, oltre ad altre concause come orari che si allungano eccessivamente oltre il limite fisiologico degli straordinari, le pause pranzo troppo brevi o con cibo inadatto, e ovviamente lo stress. A dirlo due ricerche scientifiche che per mesi hanno monitorato l’insorgere del mal di testa tra chi, uomini e donne, lavorava all’interno di un ufficio.
La prima ricerca è stata condotta in Svizzera e riguarda il mal di testa da ufficio per l’aria viziata: la rivista dei consumatori svizzeri Ktipp ha infatti pubblicato i dati di una survey condotta in centinaia di uffici e dalla quale è emerso che temperature eccessive, tassi di umidità elevati, poco ricambio d’aria e valori elevati di CO2, presenti in 4 uffici su 5, portano a stanchezza, vertigini, scarse prestazioni, peggioramento delle condizioni di salute e, in definitiva, al cosiddetto mal di testa da ufficio per l’aria viziata.
L’altro mal di testa da ufficio è quello causato dalle posture scorrette. Lo ha dimostrato un programma condotto dai ricercatori della sezione Cefalea e Dolore Facciale del dipartimento di Fisiopatologia Clinica e del CPO Piemonte dell’Azienda Ospedaliero Universitaria San Giovanni Battista – Molinette di Torino su oltre 2.000 dipendenti del Comune di Torino. I lavoratori pubblici del capoluogo piemontese sono stati divisi in 2 gruppi: a uno sono stati assegnati esercizi posturali da eseguire ogni 2 o 3 ore durante l’orario di lavoro e in parte anche a casa, nel tempo libero; gli altri hanno continuato con le precedenti abitudini.
Se all’inizio del programma di esercizi posturali la media era di 7 giorni di mal di testa da ufficio al mese e 11 giorni di indolenzimento e dolori muscolari a collo e spalle, dopo i 7 mesi del programma di esercizi è stata riportata una riduzione del 34% dei giorni di mal di testa da ufficio e di dolori muscolari compreso il calo del 29% nel ricorso ad analgesici.
Se postura corretta, pause regolari e alcuni esercizi posturali possono aiutare a ridurre il mal di testa da ufficio dovuto a dolori muscolari a collo e spalle, diverso è il caso del mal di testa causato dall’aria viziata. In questo caso è fondamentale areare spesso i locali, almeno ogni ora o anche più nel caso di molte luci accese o particolare affollamento (per esempio in una sala riunioni) e serve a poco lasciare socchiuse le finestre perché sarà più l’uscita di aria, calda o fredda, e lo spreco energetico conseguente per riscaldamento o raffrescamento, che il reale ricircolo di aria non viziata.