Come non ingrassare in ufficio

Certe cattive abitudini al lavoro sono la causa dell'aumento di peso ma ci sono tanti consigli su come non ingrassare in ufficio

Come non ingrassare in ufficio

La vita da ufficio fa ingrassare. Inevitabilmente. 8 o più ore al giorno seduti alla propria scrivania, con poche occasioni di muoversi, la tentazione degli snack se non proprio del cosiddetto desk eating, l’abitudine di mangiucchiare continuamente, in special modo i cosiddetti comfort food, i pasti saltati perché c’è troppo da fare e la poca esposizione alla luce naturale sono le condizioni perfette per aumentare di peso.

Ci sono però tante cose che si possono fare per non ingrassare in ufficio: sicuramente sfruttare la pausa pranzo per prendere una boccata d’aria fresca e luce naturale, in qualunque condizione meteo; sicuramente sfruttare ogni occasione per alzarsi e muoversi (perché usare il telefono interno quando si può andare alla scrivania della collega?) e sicuramente prestare attenzione a cosa si mangia, a quando e a quanto si mangia.

Consigli per non ingrassare in ufficio

Vediamo allora, dalla mattina alla sera, o per dire tra la timbratura in entrata e quella in uscita del cartellino, come non ingrassare in ufficio in 4 consigli.

Camminare all’aria aperta prima, durante e dopo le ore in ufficio

Sì, certo, lo stress è molto, e talvolta non aiutano né lo psicologogli uffici open space. Anche i tempi compressi, il tanto lavoro e le cose da fare prima e dopo, soprattutto se si ha famiglia, sono oberanti. E però se il metabolismo dipende anche dalla quantità di luce naturale a cui si è esposti quotidianamente e al movimento che si riesce a fare, camminare all’aperto prima e dopo (per esempio per andare a prendere i mezzi pubblici, o se possibile andando in ufficio con un mezzo diverso dall’auto) e durante le ore d’ufficio (per esempio sfruttando qualche decina di minuti della pausa pranzo) aiuta sicuramente a regolarlo.

No ai cali di zuccheri, sì agli spuntini sani

Non siamo fatti per rimanere a digiuno per molte ore, e i cali di zuccheri ne sono l’inevitabile conseguenza. La soluzione però non sono merendine zuccherose, caramelle mangiate a gogò e dolci e dolciumi assortiti. Esistono snack spezza fame sani, buoni e utili, come la frutta secca in guscio o disidratata: mandorle, pistacchi, noci, anacardi, arachidi non salate, ma anche le chips di mela o banana al forno sono ricchi di Omega 3, vitamine e minerali come magnesio e potassio che aiutano a tenere alta la concentrazione e non sentire la stanchezza in modo naturale.

Non saltare il pranzo

Ok i minuti contati, ok le scadenze impellenti, ok tutto, ma il tempo per il pranzo è da trovare: staccare serve alla mente, che non può rimanere sempre concentrata e in tensione, e al fisico, per evitare il pericoloso desk eating, l’abitudine di mangiare alla scrivania in modo compulsivo, distratto e disordinato. Cosa mangiare con appena 10′ di tempo a disposizione: delle verdure, sicuramente, ricche di fibre e vitamine, una piccola porzione di carboidrati integrali, che saziano e sono a lento rilascio, e magari anche delle proteine. Masticando bene il tutto per non appesantire e allungare la digestione. Lo stesso principio vale anche se si ha il tempo di andare in mensa, al bar o al ristorante, chiaramente. Oppure, meglio ancora, se si porta il pranzo da casa e c’è una piccola area dove mangiare seduti con i propri colleghi o si può farlo all’aperto.

Bere troppi caffè

Il caffè è buono e fa bene, soprattutto se non zuccherato. Ma troppi caffè (più di 5 dice la scienza, ma per molti son già troppi per i nervi…) e soprattutto tutti fortemente zuccherati sono deleteri: quel poco di attivazione del metabolismo che si ottiene con un caffè lo si perde annacquato nello zucchero che tanto ci consola. Meglio abituarsi pian piano a berlo amaro e imparare ad apprezzarne il vero sapore.