I bambini possono tornare a scuola? È la domanda che si fanno tutti, ma proprio tutti, i genitori. E se normalmente agosto era già periodo per pensare al back to school, con la corsa agli acquisti di ciò che serve per tornare in classe, in questo 2020 c’è una preoccupazione in più, quella legata al Coronavirus. Ma dopo i lunghi mesi di lockdown e didattica a distanza sembra che finalmente i ragazzi potranno tornare a scuola, nel senso di tornare in aula. E a dire che si può fare è una ricerca condotta da Science, tra le più autorevoli pubblicazioni scientifiche al mondo, che dice chiaramente che “i benefici della frequenza scolastica sembrano superare i rischi, almeno dove i tassi di infezione della comunità sono bassi“. Ora, in questo tragico frangente della pandemia da COVID-19 ogni Paese ha fatto i conti con la propria situazione: c’è chi ha chiuso tutto e subito come noi, c’è chi non ha mai chiuso – a Svezia per esempio – e chi ha chiuso e poi riaperto. Ed è proprio su quest’ultimi che si sono concentrati gli scienziati di Science, in particolare studiando le riaperture di Sud Africa, Finlandia e Israele. Il risultato? Che “con alcune modifiche alla routine quotidiana e nonostante qualche inevitabile focolaio” (parole di Otto Helve, specialista in malattie infettive pediatriche dell’Istituto finlandese per la salute e il benessere) “tutti quelli che hanno riaperto hanno potuto constatare che i benefici sono molto maggiori dei rischi“.
Ma quali sono i punti a favore della riapertura nella ricerca di Science?
1. I minori hanno una possibilità di contagio estremamente bassa (tra 1/3 e la metà rispetto agli adulti) e i bambini piccoli, di elementari e asili, anche meno.
2. I bambini di età inferiore ai 10 anni sembrano non essere contagiosi, né nei confronti dei loro pari età né nei confronti degli adulti con cui venissero in contatto
3. Diverso il caso degli studenti medi e superiori che – come spiega Arnaud Fontanet, epidemiologo dell’Istituto Pasteur – pur avendo sintomi lievi sono comunque contagiosi.
4. I bambini quindi possono tornare in aula e a giocare assieme, purché non ci siano aule troppo affollate. Si raccomanda inoltre di favorire i momenti di lezione e attività all’aperto.
5. Le mascherine, soprattutto nel caso di lezioni in aula e aule affollate, rimangono un efficace barriera per il contenimento del contagio, come sottolineato da Susan Coffin, medico di malattie infettive all’ospedale pediatrico di Filadelfia.
6. Laddove è stata attuata, la riapertura delle scuole non ha rappresentato un incremento dei casi nelle comunità di riferimento. Secondo i dati degli epidemiologi della London School of Hygiene &Tropical Medicine in Danimarca, Olanda, Finlandia, Belgio e Austria alla riapertura delle scuole non ci sono stati incrementi di nuovi casi e anzi, in molte situazioni il trend ha continuato la sua discesa.