Pregi e difetti di un capo (per le donne e per gli uomini)

Essere un bravo capo può essere più difficile di quanto si pensi, oppure più facile, almeno in teoria. Anzi, volendo riassumere molto, le caratteristiche di un bravo leader possono essere anche solo 4: saper organizzare, saper innovare anticipando il mercato, saper pianificare, in particolare la politica di recruiting, saper controllare la propria emotività, anche in …

Pregi e difetti di un capo (per le donne e per gli uomini)

Essere un bravo capo può essere più difficile di quanto si pensi, oppure più facile, almeno in teoria. Anzi, volendo riassumere molto, le caratteristiche di un bravo leader possono essere anche solo 4: saper organizzare, saper innovare anticipando il mercato, saper pianificare, in particolare la politica di recruiting, saper controllare la propria emotività, anche in relazione agli alti e bassi dell’azienda. Appunto, detta così può sembrare facile, ma poi in pratica è molto più difficile di quanto si pensi.

In ogni caso guidare un’azienda, o anche solo un suo dipartimento, è un’impresa faticosa e al limite del titanico, anche perché si è sempre sotto l’occhio critico, se non ipercritico, dei propri collaboratori. Dovendo anche tener conto delle differenze di genere e del fatto che ciò che è apprezzato dai maschi non necessariamente lo è dalle donne, e viceversa. E allora quali sono, per le donne, i pregi e i difetti di un bravo capo? La risposta può arrivare da uno studio promosso da Espresso Communication sulle qualità più apprezzate e sui difetti meno sopportati di un capo.

Tra le prime, dal punto di vista femminile, sicuramente per le italiane il capo ideale è comprensivo (45%) e aperto al dialogo (41%), mentre per gli uomini contano più il carisma (43%) e l’autorevolezza (39%). Per quanto riguarda invece i difetti tra gli atteggiamenti più detestati dalle donne da parte dei capi ci sono la mancata ammissione dei propri errori (27%) l’addossare le responsabilità di un fallimento ai sottoposti e l’arrogarsi i meriti di un successo altrui (22%). Dal punto di vista maschile invece insultare o umiliare davanti a tutti chi fa un errore (24%) e il porre il proprio sguardo costantemente sul lavoro svolto (17%)