Q-commerce, il nuovo trend del commercio online

C’è un nuovo trend nel settore del commercio online ed è già stato ribattezzato Q-commerce. Dove Q sta per Quick e più che con presto, rapido o veloce si traduce con in tempo reale. Ovvero in pochi, pochissimi minuti. Praticamente il tempo che ci metteresti tu se vai a comprarti da solo quel prodotto, o …

Q-commerce, il nuovo trend del commercio online

C’è un nuovo trend nel settore del commercio online ed è già stato ribattezzato Q-commerce. Dove Q sta per Quick e più che con presto, rapido o veloce si traduce con in tempo reale. Ovvero in pochi, pochissimi minuti. Praticamente il tempo che ci metteresti tu se vai a comprarti da solo quel prodotto, o forse anche meno.


Sono tanti i fattori che stanno spingendo sempre più il Q-commerce. Ovviamente la pandemia e lo smart-working, che impongono periodi di autoreclusione alle persone o ne induce altre a limitare i contatti sociali. Poi lo stile di vita sempre più veloce e frenetico, soprattutto nei contetsi urbani. E non ultimo il consolidarsi di nuclei famigliari atipici, dalle coppie di anziani senza nessuno nelle vicinanze che possa svolgere le loro commissioni alle famiglie ristrette. Il tutto frullato con il sempre più veloce sviluppo tecnologico porta il 68% dei consumatori (secondo una indagine Digital Commerce 360/Bizrate Insights) a considerare la velocità nelle consegne un fattore incentivante all’acquisto.


In fondo è la versione allargata del delivery del cibo, ma ovviamente il Q-commerce non è per tutto e non è ovunque. È un fenomeno prettamente metropolitano, perché si basa sulla presenza di piccoli ma diffusi magazzini facilmente raggiungibili in poco tempo dai rider. Ed è un fenomeno che per il momento interessa pochi, selezionati, prodotti: il grocery, cioè generi alimentari di primissima necessità, farmaci da banco, igiene e altri generi di primissima necessità.
Piccoli prodotti, facilmente trasportabili senza bisogno di furgoncini o altro ma utilizzando il sistema dei rider.