Prima ancora di chiedersi quanto lavoriamo davvero in 8 ore ci sarebbe da chiedersi perché lavoriamo 8 ore al giorno. E questo non ha nulla a che fare con la società odierna e moderna né con la biologia. Le 8 ore canoniche di praticamente ogni contratto di lavoro (escluse le eccezioni, e ovviamente gli straordinari, …
Prima ancora di chiedersi quanto lavoriamo davvero in 8 ore ci sarebbe da chiedersi perché lavoriamo 8 ore al giorno. E questo non ha nulla a che fare con la società odierna e moderna né con la biologia. Le 8 ore canoniche di praticamente ogni contratto di lavoro (escluse le eccezioni, e ovviamente gli straordinari, retribuiti o meno) sono un retaggio Ottocentesco. Di quando cioè gli operai lavoravano in fabbrica anche 14 ore al giorno. Poi sciopero dopo sciopero riuscirono a ridurre l’orario di lavoro fino alle attuali 8 ore. Che fu considerata una quantità di lavoro ragionevole non tanto per la capacità di rimanere concentrati e produttivi (la biologia non c’entra nulla) ma perché si trattava di una società ancora arcaica in cui uno andava a lavorare (tipicamente il maschio della famiglia) e l’altro stava a casa ad accudire focolare e figli (tipicamente la donna della famiglia). E l’equilibrio sembrava ragionevole (almeno a maschi e padroni imprenditori).
Quanto lavoriamo davvero in 8 ore?
Oggi invece le cose sono ben diverse, in molte famiglie e coppie si lavora entrambi, il tempo per gestire casa & figli è sempre meno e sempre più di pessima qualità, e in più ci si è messo anche lo smart working a scombussolare le vecchie convinzioni. Fino a farci chiedere quanto lavoriamo davvero in 8 ore.
No, la risposta è che ovviamente in 8 ore non lavoriamo 8 ore. È fisiologicamente impossibile essere produttivi per 8 ore, sia per i lavori cognitivi che per quelli fisici. Poi per molti lavori fisici è decisamente più difficile ritagliarsi dei momenti off, mentre per quelli da ufficio il tempo perso è sicuramente di più. Decisamente di più.
La ricerca e il sondaggio
Una ricerca e un sondaggio hanno dato esiti per certi versi incredibili. Da un sondaggio del 2016 condotto in UK è risultato che gli impiegati lavorano effettivamente poco meno di 3 ore al giorno. Una una ricerca dell’Università della California, Irvine, che ha raccolto i dati da telefoni e computer, ha stimato che il tempo effettivo di lavoro continuativo non supera mai i 2 minuti e una manciata di secondi, dopo i quali c’è una pausa o una distrazione. E un sondaggio del 2018 su 1.000 impiegati americani ha stabilito che il 36% dei Millennial e dei Centennial passa almeno 2 ore delle 8 di “lavoro” a fare altro, di personale, al computer o allo smartphone.
Tutto il contrario della sensazione di lavorare molto di più, e molto più intensamente, quando si è in smartworking a casa. Con buona pace dei manager e dei datori di lavoro. Ma allora quanto siamo produttivi? Difficile se non impossibile quantificarlo davvero, soprattutto per quei lavori la cui misura è il risultato finale più che l’effettivo tempo operativo. Ma due cose sono certe: 8 ore in ufficio non sono 8 ore produttive, e aumentare le ore di “lavoro” ha la sola conseguenza di farne scadere la qualità e la produttività.