Quando un preventivo ha valore legale

Chiedere un preventivo, da parte del cliente di una prestazione, è di solito il modo per farsi una idea della cifra che si andrà a spendere. Vale dalle piccole riparazioni agli interventi di ristrutturazione edilizia per i quali si richiede un mutuo da centinaia di migliaia di euro. Ma quando il preventivo ha valore legale, …

Quando un preventivo ha valore legale

Chiedere un preventivo, da parte del cliente di una prestazione, è di solito il modo per farsi una idea della cifra che si andrà a spendere. Vale dalle piccole riparazioni agli interventi di ristrutturazione edilizia per i quali si richiede un mutuo da centinaia di migliaia di euro. Ma quando il preventivo ha valore legale, cioè è da considerare un vero contratto con obblighi per entrambe le parti? La risposta è semplice ma non così semplice. Il preventivo ha valore legale dal momento della sua accettazione da parte del cliente, e da quel momento diventa contratto, con obbligo da parte del cliente di versare l’importo indicato. Ma è dal punto di vista formale che bisogna prestare attenzione per quanto riguarda l’accettazione.


L’accettazione di un preventivo può avvenire in due modi. Il primo è de facto (o comportamento concludente da parte del cliente). Il meccanico ha presentato un preventivo, gli lascio l’auto da riparare, questo è comportamento concludente che implica l’accettazione. L’altro è la forma espressa, cioè apponendo una firma (è il caso tipicamente dei lavori di ristrutturazione, che prevedono l’approvvigionamento da parte dell’impresa di tutto il materiale necessario). Attenzione però perché ci sono forme anche meno formali. Esempio pratico: si rompe la lavatrice, si richiede l’intervento chiedendo anche quanto potrebbe costare, il tecnico arriva a casa, e il solo aprire la porta e farlo entrare in casa è considerato comportamento concludente tacito, anche in assenza di un documento cartaceo).


C’è poi un altro aspetto da considerare, e cioè che possono sopraggiungere problemi non considerati in fase di preventivo e per questo i costi lievitare nel corso dei lavori. Esistono infatti diversi tipi di preventivo che possono essere proposti: quello classico, con costo finale fisso in base a tempi di lavoro e costo della merce (è il caso della riparazione del vetro del telefonino); quello a corpo (una cifra finale che non specifica altre singole voci relative a costo del lavoro e dei materiali); quello variabile, che tiene conto del costo orario della manodopera e del costo unitario dei materiali ma non specifica la cifra finale (esempio classico il rifacimento di un bagno, per il quale potrebbe essere necessario rifare l’impianto idraulico, ma lo si può scoprire solo a lavori già iniziati).


Come scrivere un preventivo con valore legale
Un preventivo con valore legale deve necessariamente contenere le seguenti informazioni:


Intestazione di chi lo propone ed esegue il lavoro
Intestazione di chi riceve il preventivo (nome e cognome, codice fiscale, indirizzo di domicilio o residenza)
Descrizione specifica del tipo di intervento
Stima della durata dell’intervento
Costo orario manodopera
Descrizione dei lavori e/o del materiale da utilizzare
Prezzo (sia per la manodopera che per i materiali) senza IVA e con IVA, e somma complessiva
Data di redazione del preventivo
Data di validità della proposta (cioè entro la quale deve essere accettata, pena decadimento della proposta)
Timbro e firma del proponente
Spazio per firma del cliente