Il Work Life Balance è il sostenibile equilibrio tra gli impegni, e i tempi, di lavoro, e il tempo che rimane per la vita privata, la famiglia, le passioni personali. La società evolve e i tempi cambiano, e quello che un tempo non era un argomento di discussione in azienda, oggi è parte integrante delle strategie di recruiting da parte delle principali aziende del mondo. Di più, dalla settimana di 6 giorni lavorativi (che piace ancora tanto a Jack Ma con il suo metodo 996) si sta ora passando agli orari flessibili, allo smart working e, per alcuni, anche all’idea di lavorare 4 giorni a settimana.
Work Life Balance: 4 motivi per lavorare 4 giorni a settimana
Sui motivi per lavorare 4 giorni a settimana non ci sarebbe nemmeno di chiedere ai lavoratori: chi non firmerebbe subito per 4 giorni anziché 5, con lo stesso stipendio? Eppure il Work Life Balance è un vantaggio anche per le aziende, come dimostrano alcuni casi in cui la riduzione dell’orario a parità di salario è effettivamente stata fatta.
In Nuova Zelanda per esempio un’azienda che si chiama Prospect Guardian ha consentito ai suoi dipendenti di lavorare appena 4 giorni a settimana e, dopo una survey sulla produttività, con sorpresa ha scoperto che era rimasta invariata ma con dipendenti più soddisfatti e felici. Insomma, una decisione win-win.
La stessa cosa è stata introdotta in un’azienda digital londinese dopo aver notato i picchi di produttività che seguivano il cosiddetto Bank Holiday. E, come ha dichiarato il CEO Jonny Tooze alla BBC, “la settimana lavorativa di quattro giorni ha influenzato la felicità delle persone e ridotto i livelli di stress” senza cali di produttività.
Da noi invece sembra che l’organizzazione del lavoro ci costringa esattamente nel verso opposto: always on, straordinari, weekend passati a recuperare gli arretrati: in pratica non si stacca mai e le ore reali di lavoro sono più di quelle contrattualizzate.
Ovviamente la settimana di 4 giorni lavorativi non può essere per tutti, ma ci sono professioni, per esempio quelle in cui il pensiero creativo, quella strategico e quello manageriale è slegato dal timbrare il cartellino e passare un certo numero di ore in un ufficio. Anzi, se è vero come dice Brunello Cucinelli che il 20% del tempo lavorativo è sprecato, perché non ridurre gli sprechi in ufficio e avere il 20% di giorni liberi in più?