Arrivi a sera e non hai combinato nulla: quante volte ti è capitata questa sensazione? Che sia l’ora di timbrare il cartellino e non aver finito praticamente un lavoro, o essere in smart e rendersi conto che si dovrà andare avanti ancora per ora non fa differenza. Nel caso consolati, non sei solo: secondo il Washington Post gli americani perdono qualcosa come 1 miliardo e 800 milioni di dollari ogni anno a causa della improduttività. E se non sono produttivi gli americani c’è davvero da preoccuparsi. Ma come è possibile perdere così tanto tempo in ufficio o in smart working (e non volontariamente, come abbiamo raccontato qui)? Per almeno questi 5 motivi.
Il multitasking
Basta raccontarci frottole: solo il 2% di noi è in grado di fare più cose contemporaneamente (e farle bene). Lo dice uno studio pubblicato su Business Insider. Gli altri perdono solo tempo saltabeccando di qua e di là, inutilmente.
Rimandare le cose importanti
Lo faccio dopo. Il karma di quasi tutti. Rimandare a dopo pranzo, al giorno dopo, alla settimana successiva. Soprattutto le cose importanti, o difficili, o noiose. E così il tempo passa tra piccole e banali decisioni e cose da fare, e quando si tratta di aggredire il mostro siamo troppo stanchi. E rimandiamo nuovamente. Secondo lo psicologo Roy F. Baumeister è un tipico caso di “decision fatigue” ed è il motivo per cui a fine giornata siamo stanchi senza aver combinato nulla.
Troppe riunioni
Secondo una statistica di Microsoft passiamo almeno 6 ore a settimana in riunione. Incontri che spesso finiscono con un nulla di fatto (lo dice il 69% degli intervistati della società americana). Forse la soluzione è tenere le riunioni in piedi (come abbiamo scritto qui) oppure organizzarle solo quando le decisioni sono state già prese e vanno semplicemente comunicate.
Facebook
E in generale i social media. Una fantastica fonte di distrazione. Peccato che si debba anche lavorare, e che il 44% degli americani ritengano di perdere tempo soprattutto per controllare status e feed sui social network. Ancor più in questa situazione di smart working e attenzione fagocitata dalle notizie sulla pandemia.
Colleghi che urlano
Sì, gli open space sono i killer della concentrazione. E di conseguenza della produttività. Almeno così sostiene un sondaggio condotto da Ask.com. Certo, molti ora rimpiangono la confusione degli uffici open space, dove almeno si perdeva tempo pensando di lavorare. Ma quando torneremo davvero n ufficio bisognerà ripensare anche a questo.